la Repubblica 20/11/2013, 20 novembre 2013
PERCHÉ TRA NOI LICEALI NON SI USA PIÙ “TI AMO”
Marco D. G.
Potenza
SONO uno studente del primo liceo classico e ho notato che le parole "ti amo" stanno progressivamente scomparendo tra i giovanissimi: diverse persone le ritengono "paroloni", fastidiosi estranei barocchi e patetici. La maggior parte dei miei coetanei che non usa queste parole e, con esse, tutto il campo semantico dell’amore, ha peraltro motivazioni molto tristi. In sintesi, l’amore, a questa età, non esiste, non è importante, non deve essere importante. Sarà qualcosa che verrà più tardi. Dopotutto, mi dice una mia cara amica a proposito delle sue vicissitudini, "se smetti di amare, vuol dire che non hai amato". Tutti ragionamenti in larga parte appoggiati e incentivati da parenti, più o meno stretti. Questo modo d’agire non vuol dire sminuire gli amori di quest’età? Non è sbagliato?