Silvio Buzzanca, la Repubblica 19/11/2013, 19 novembre 2013
BASILICATA, LA VITTORIA DI PITTELLA I 5STELLE PRECIPITANO AL 7 PER CENTO
Il nuovo governatore della Basilicata sarà Marcello Pittella. Il democratico, fratello di Gianni appena “eliminato” dalle primarie nazionali del Pd, ha vinto con largo margine, circa il 60 per cento, le elezioni per la scelta del presidente e il rinnovo del Consiglio regionale. Ma chi ha trionfato veramente, a conferma degli ultimi voti, è l’astensionismo. È andato infatti a votare solo il 47,62 per cento dei 571.165 aventi diritto.
Un dato negativo influenzato dal fatto che in Basilicata ci sono più elettori che residenti, perché oltre 100 mila persone risultano iscritti nel registro degli votanti all’estero. Una circostanza che può rendere meno amaro, ma non cancellare quel meno 15,18 per cento rispetto al voto regionale del 2010. Se poi si fa il confronto con il voto politico di febbraio ogni attenuante viene spazzata via: meno 21,68 per cento. E Pittella ha preso atto di questa realtà dicendo di provare «gioia per il risultato e amarezza per il marcato astensionismo».
Brutte notizie anche per Beppe Grillo che in queste elezioni si è speso molto. Il Movimento fa un tonfo e passa dal 24,3 per cento del febbraio 2013 al 7,44 di ieri. Il borsino segna meno 17 per cento. Un dato molto preoccupante per i grillini che hanno perso consensi senza intercettare un voto dei delusi, rifugiatisi nell’astensione. Va un po’ meglio il candidato di Grillo, Piernicola Pedicini, che raccoglie il 12,09 per cento.
Pittella vince quindi in un contesto poco confortante. Anche se le percentuali sue e del Pd possono far parlare di una tenuta. Il candidato democratico, infatti, alle 23, poteva contare sul 59,69 per cento dei consensi e il Pd incamerava il 25,05 per cento. Nel 2010 Vito De Filippo, anche lui democratico, aveva ottenuto il 60,82 dei voti e il Pd il 27,14 per cento. Alle politiche il partito invece si era attestato al 25,7 per cento. Epifani comunque alla fine ha espresso soddisfazione dicendo che «questo voto premia la buona amministrazione » Nella coalizione di Pittella spiccano anche il 9,3 del Partito socialista e il 6,8 del Centro democratico. Risultati molto più alti dei valori nazionali.
Gli altri, invece, perdono tutti. Perde il Pdl che ha presentato un candidato di Scelta Civica: Salvatore Tito Di Maggio. Non si sa se la sconfitta si debba attribuire ai berlusconiani o agli alfaniani. Visto il candidato si potrebbe pensare alla seconda ipotesi. Alla fine però il partito scende dal 19,4 delle politiche, 19,1 alle regionali, al 12,99 per cento di ieri. E la coalizione non va meglio, visto che lascia sul terreno circa il 6 per cento rispetto al 2010.
Da registrare, infine, il brutto risultato della lista Rosa nel Pugno di Marco Pannella ed Emma Bonino, ferma allo 0,32 per cento. I due leader radicali, che avevano candidato l’ex deputata Elisabetta Zamparutti alla presidenza, si sono spesi in prima persona, insieme a tutto il gruppo dirigente radicale, nella campagna elettorale. Ma le urne non hanno premiato lo sforzo. Nonostante le battaglie ambientaliste del capolista Maurizio Bolognetti.