Fosca Bincher, Libero 17/11/2013, 17 novembre 2013
«NUOVO CENTRODESTRA» ESISTE GIA’
Le alternative sono solo due: o scendere a patti con Italo Bocchino che è proprietario del marchio desiderato, o utilizzare uno degli altri tre nomi già registrati all’ufficio italiano brevetti e marchi (Uibm) del ministero dello Sviluppo economico. Per la nuova creatura politica di Angelino Alfano il battesimo deve essere celebrato assai in fretta, perché i nuovi nomi vanno a ruba, e dovere affrontare un battaglia sul copyright rischia di fare diventare grottesca l’intera avventura politica. Ieri Alfano in una conferenza davanti alla stampa estera ha spiegato che con la scissione dal Pdl nasceranno i gruppi del “Nuovo centrodestra italiano”. Quel marchio al momento non è registrato. Il principale collaboratore diAlfano sui social network, l’uomo che gli ha costruito la presenza su facebook e twitter, l’agrigentino (ex consigliere comunale), Davide Tedesco, ha depositato all’Uibm due marchi lo scorso 31 ottobre, segno evidente che la scissione già qualche settimana fa veniva considerata ineluttabile. Il primo marchio registrato è “Centrodestra”, semplice semplice. Strano, ma a nessuno era venuto in mente di registrarlo. Il secondo deposito è appunto il nome che gli alfaniani vorrebbero darsi: “il nuovo centro destra”. Il problema è che questa identica sigla per un partito politico è stata depositata l’8 marzo 2011 e ufficialmente registrata il 18 maggio 2011 da Italo Bocchino, il numero due di Gianfranco Fini. Alfano non può dunque usare quel marchio politico ameno che il nome non gli venga ceduto proprio da Bocchino. Altre variazioni sul tema sono comunque difficili. “Il vero centrodestra” è ad esempio un marchio politico che appartiene all’Associazione Futuro e libertà per l’Italia che lo ha depositato all’Uibm il 23 settembre 2010, ottenendone la registrazione il 22 settembre 2011. Il marchio “centrodestra nazionale” appartiene invece a Ignazio La Russa che lo ha depositato il 19 novembre 2012 ottenendone la registrazione il 18 settembre scorso. All’ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno sono stati depositati il 18 dicembre 2012 da Silvio Berlusconi, che ne ha ottenuto la registrazione il 22 maggio scorso, due marchi assai simili a quelli che piacciono ad Alfano: “Centrodestra italiano”e“Il Centrodestra italiano”. Il nuovo partito con nome incerto nato ieri ha però due carte di riserva, visto che lo stesso Davide Tedesco sembra avere messo le mani avanti, depositando all’Uibm il 5 novembre scorso altri due marchi politici: “Unione della libertà” e“Unione per la libertà”. Richiamano in fondo il vecchio Pdl, di cui Alfano era segretario. Ma non suonano benissimo come sigle. La prima, “Udl”, ricorda troppo l’”Udc” di Pier Ferdinando Casini. La seconda, “Upl”, sembra più che altro la sigla di un corriere espresso. Forse “nuovo centrodestra italiano” è la soluzione buona (Nci) per non trattare con Bocchino. Ma bisogna precipitarsi lunedì mattina a registrare il marchio, prima che qualcuno lo soffi.