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 2013  novembre 17 Domenica calendario

LEGGERE LE ORE NON È MAI STATO COSÌ DIVERTENTE


La lettura dell’ora (proprio in lettere) rischia di essere un groviglio di parole, ma non lo è sul quadrante di una novità dell’orologeria d’arredamento. Si chiama Qlocktwo ed è una geniale e divertente invenzione che permette di dare una scorsa a «che ore sono», andando proprio a leggerle in una frase che recita, ad esempio, «sono le sette e mezza».
Un’idea che, pur nel suo piccolo (l’orologio è un quadrato di 45 cm di lato), ha un certo richiamo con l’arte concettuale: si basa su un movimento elettronico, collegato a un display tipografico, il quale trasforma il segnale orario radio-controllato in caratteri luminosi disposti in modo da formare una frase di senso compiuto. La colorazione è disponibile in sette tonalità, tra le quali si distingue quella che sembra ricoperta da una patina di ruggine, un trattamento utilizzato anche in architettura, l’«acciaio corten».
Ci si domanderà come si legge l’ora per chi non comprenda l’italiano, visto che il modello qui pubblicato proprio in quell’idioma si esprime. Nessun problema, è stato tutto calcolato: sostituendo il frontale intercambiabile, si possono ottenere le necessarie combinazioni di caratteri per 12 lingue. Esistono comunque produzioni altrettanto originali, pur utilizzando i tradizionali numeri per la lettura delle ore. È il caso di Max Büsser & Friends, un laboratorio creativo nato per sviluppare progetti tecnicamente complicati, come l’orologio Horological Machine N°3 Frog, ma con risultati ricchi di suggestione estetica, come lo è il suo meccanismo tridimensionale che visualizza «in digitale» ore e minuti in due cupole, realizzate in alluminio e vetro zaffiro.
Queste ed altre creazioni firmate MB&F sono mischiate alle «Mechanical Art Devices», tra le collezioni permanenti della Galleria «Mad» di Ginevra, uno spazio aperto di recente dove espongono artisti che interpretano il proprio concetto di tempo. Da quelli emergenti a stelle del design come Marc Newson che, per il marchio Ikepod, ha rivisitato la clessidra, facendola soffiare nel vetro e riempiendola di microscopiche sfere metalliche. Andando a cercare altre letture eccentriche dell’ora, s’incontra Cartier nel solco della tradizione e Bell&Ross nel segno, invece, dell’avanguardia. Nel primo caso l’orologio si chiama Misterioso e lo è di nome e di fatto: grazie a un ingegnoso sistema - ereditato dalle pendolette realizzate dalla maison durante i primi anni del 1900 - le lancette sembrano magicamente fluttuare nel vuoto senza avere nessun legame con il movimento. Nel secondo è la grafica di un radar ad essere riportata su un segnatempo, dove le indicazioni di ore, minuti e secondi non sono visualizzate con lancette o display a cristalli liquidi, ma da tre dischi concentrici di colore rosso e con una strisciata cromatica dall’effetto simile appunto allo schermo di un radar. Data la loro straordinarietà, i prezzi di queste creazioni variano molto e si possono avere su ordinazione.