Luigi Merano, Libero 16/11/2013, 16 novembre 2013
A SOLI 33 ANNI È PRESIDENTE DI 1,6 MILIONI DI AGRICOLTORI
È Roberto Moncalvo il neo presidente di Coldiretti. Lo ha eletto ieri l’assemblea nazionale della confederazione che si è svolta a Roma. Ingegnere piemontese, nato a Settimo Torinese, 33 anni fa, Moncalvo è anche titolare di un’azienda agricola di cereali. Da due anni è alla guida della federazione piemontese della Coldiretti è anche componente della giunta nazionale di Coldiretti. La sua età ne fa il più giovane presidente tra tutte le associazioni di impresa e dei lavoratori presenti in Italia e rappresentate nel Cnel i cui vertici hanno in media una età quasi doppia.
Moncalvo succede a Sergio Marini che si è dimesso un mese fa dopo aver guidato la Coldiretti dal 2007. La Coldiretti conta quasi un milione e seicento mila associati ed è la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo.
Il giovane Moncalvo è il sesto presidente di Palazzo Rospigliosi dopo Paolo Bonomi, il fondatore che la guidò dal 1944 al 1980, Angelo Lobianco dall’80 al 1993, Paolo Micolini, dal 1993 al 1997, Paolo Bedoni dal ’97 al 2006 e Sergio Marini.
«Abbiamo un grande obiettivo spiega Moncalvo nel suo discorso di investitura quello di proseguire il lavoro iniziato con il nostro progetto economico che è figlio di un modello di sviluppo, di una visione del futuro del nostro Paese, che deve muovere dalla distintività e qualità dei nostri territori, dei nostri prodotti, del nostro paesaggio e dell’ambiente».
«Lavoreremo sulla strada di questo progetto» spiega il neo presidente «per poter rafforzare la nostra presenza come organizzazione di categoria e per dare risposte concrete ai nostri soci, che sono al centro di ogni nostra azione».
La sua storia è rappresentativa del crescente numero di giovani provenienti da settori diversi che hanno deciso di investire in agricoltura portando innovazione e creatività.
Quanto alle prossime richieste al governo, Moncalvo ricorda che «abbiamo bisogno di affrontare insieme con coraggio la parte finale delle decisioni sulla Politica agricola comune (Pac)».
«Abbiamo davanti alcuni mesi prosegue Moncalvofino ad agosto 2014 per andare avanti sulla base di dati concreti avendo come primo obiettivo il fatto che la Pac sia rivolta esclusivamente a chi vive di agricoltura». «Per noi conclude rimane fondamentale la battaglia» per far sì «che l’agricoltore attivo coincida con l’impresa agricola professionale».
Un giovane alla guida della Coldiretti non potrà che puntare sui giovani per la sua squadra che d’ora in avanti determinerà le sorti di Palazzo Rospigliosi. «L’età media dei dirigenti regionali e provinciali della Coldiretti è di 46 anni, quindi molto più bassa delle altre associazioni di categoria, del mondo della politica, dell’economia e delle istituzioni. Questo è un nostro punto di forza» spiega Moncalvo.
Oltre agli auguri di buon lavoro arrivati dal mondo agricolo, congratulazioni per il prestigioso incarico sono arrivate da Legambiente. «L’elezione di Moncalvo dichiara il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza è una bella notizia e il fatto che sia il più giovane presidente tra tutte le associazioni di impresa e dei lavoratori in Italia è un bel segnale sulla vitalità della Coldiretti e di tutta l’agricoltura italiana».
Il sesto presidente della storia della Coldiretti avrà il compito di guidare una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana. La Coldiretti è una grande forza sociale che rappresenta le imprese e valorizza l’agricoltura e la pesca dal campo alla tavola, come risorsa economica, sociale e ambientale. Costituita nel 1944 la Coldiretti può contare sulla maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana. La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera.