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 2013  novembre 16 Sabato calendario

La Commissione europea boccia la legge di stabilità • Alfano non entrerà in Forza Italia • Mario Mauro lascia Scelta civica • Letta e Napolitano difendono il ministro Cancellieri • La Cina dice addio alla politica del figlio unico • Rotte più brevi per gli aerei europei • Le campagne italiane finiscono in mani straniere Legge di stabilità La Commissione Europea ha detto che la legge di stabilità, così com’è, non va bene, perché «è a rischio di non rispettare le regole del Patto di stabilità e di crescita»

La Commissione europea boccia la legge di stabilità • Alfano non entrerà in Forza Italia • Mario Mauro lascia Scelta civica • Letta e Napolitano difendono il ministro Cancellieri • La Cina dice addio alla politica del figlio unico • Rotte più brevi per gli aerei europei • Le campagne italiane finiscono in mani straniere Legge di stabilità La Commissione Europea ha detto che la legge di stabilità, così com’è, non va bene, perché «è a rischio di non rispettare le regole del Patto di stabilità e di crescita». In particolare le previsioni della Commissione stimano che «non consentirà di ridurre il rapporto debito/Pil in linea con l’obiettivo di contenimento». L’Italia ha un indebitamento previsto ben oltre il 130% del Pil nel 2014, mentre si sta avvicinando il Fiscal compact sottoscritto dai Paesi membri, che impone di ricondurlo verso il 60% del Pil in venti anni (a partire dal 2015). Il ministero dell’Economia dice che Bruxelles non tiene conto nel suo giudizio dei progetti allo studio che non sono inseriti formalmente nella legge di bilancio, o che nella stessa sono stati valutati con grande prudenza. Le privatizzazioni, per esempio. I 500 milioni di dismissioni immobiliari previsti per quest’anno, spiegano al Tesoro, serviranno solo a rompere il ghiaccio. Nel 2014 ci sarà la vendita di altri immobili, ma anche di alcune partecipazioni dello Stato. Poi ci sono i tagli di spesa a cui sta lavorando Carlo Cottarelli: per il 2014 è previsto dalla legge di Stabilità un taglio della spesa pubblica di appena 600 milioni di euro, ma si punta a 3 miliardi e forse più. Tutte queste cose, ignorate da Bruxelles, finiranno per gravare positivamente sul deficit e sul debito, che secondo il Tesoro potrebbe facilmente scendere nel 2014 sotto il 133% previsto dai documenti di bilancio ufficiali, un livello giudicato troppo alto da Bruxelles. Forza Italia Oggi è il giorno in cui rinasce Forza Italia, ma Alfano non ci sarà: ha deciso, insieme ad altri del Pdl (30 senatori e 27deputati), di far nascere un gruppo che si chiamerà Nuovo Centrodestra. Ha detto: «Siamo amici di Berlusconi, ma non aderiamo a Forza Italia. È una scelta che non avrei mai pensato di compiere». Dapprima Berlusconi aveva fatto un appello per l’unità del partito. Poi c’è stato un incontro di tre ore a palazzo Grazioli con Alfano e gli altri ministri. Dall’incontro era uscito un accordo che eliminava l’automatismo tra decadenza del Cavaliere e caduta del governo. E, per quanto riguarda gli assetti interni, si riconosceva una rappresentanza equilibrata alle correnti. Si era deciso di convocare in serata un Ufficio di presidenza per ratificare l’intesa. Ma i lealisti si sono opposti, adducendo come motivo che, dopo un giro di consultazioni, non sarebbe stato possibile riunire tutti i componenti. I governativi hanno atteso la notizia della convocazione che, però, non è arrivata. Alfano allora, incontrando deputati e senatori nel teatro di Santa Chiara, ha dato l’annuncio: «Non aderirò a Forza Italia». Scelta civica Anche a Scelta civica si dividono. È finito, infatti, a insulti la prima assemblea nazionale del partito. I seguaci del ministro Mario Mauro hanno abbandonato la riunione e si preparano a battezzare i nuovi gruppi parlamentari. Si pensa che Mauro sia intenzionato a costruire qualcosa con l’Udc e i dissidenti di Alfano. Cancellieri Il ministro Cancellieri, in una lettera aperta, ha spiegato così le telefonate fatte da lei e da suo marito all’amico medico Antonino Ligresti nel cuore dell’estate, cioè quando i pm di Torino volarono a Roma per interrogare il ministro come persona informata dei fatti: «Mi sono rivolta spesso a Antonino Ligresti per consigli su problemi di salute miei e dei miei famigliari. L’abbiamo fatto anche in quel periodo, all’epoca dei fatti ero reduce da un recente intervento chirurgico, ed anche in seguito per i problemi di salute che sono tuttora visibili e noti». Per Enrico Letta il «caso è chiuso» e anche il Quirinale la difende. Si attende il voto sulla mozione di sfiducia individuale presentata dal M5S in discussione mercoledì 20 alla Camera. Cina Il governo cinese ha deciso di allentare la «politica del figlio unico» e di abolire i «campi di rieducazione». La promessa è contenuta nel lunghissimo comunicato del Terzo Plenum del Comitato centrale comunista, che ha già annunciato una nuova apertura al mercato. La legge del figlio unico viene così rivista: d’ora in poi, nelle città, le famiglie in cui uno dei genitori sia figlio unico potranno avere due bambini. La Cina cominciò a incoraggiare le coppie a fare meno figli nel 1971, per evitare l’esplosione della bomba demografica. Nel 1980 il regime impose la politica del figlio unico. Quest’anno il ministero della Salute di Pechino ha comunicato i numeri: dal 1971 i medici hanno praticato 336 milioni di aborti e hanno sterilizzato 196 milioni di persone. Nella Repubblica Popolare sono state interrotte in media oltre 7 milioni di gravidanze all’anno per 40 anni. Ciò ha provocato soprattutto uno squilibrio di genere: i maschi sono 34 milioni più delle femmine, perché quando una coppia scopre di aspettare una bimba, sapendo che poi non potrà avere un altro figlio, spesso ricorre a un aborto selettivo. Per quanto riguarda i campi di lavoro, furono istituiti negli anni Cinquanta da Mao Zedong per punire i «controrivoluzionari». Ci sono passati milioni e milioni di persone. Il loro numero è incerto, perché la sanzione era amministrativa, lasciata all’arbitrio delle varie polizie locali, senza bisogno nemmeno di rivolgersi a una magistratura. Aerei Gli aerei Alitalia e Air France in volo tra Parigi e otto aeroporti italiani sperimenteranno da questa mattina per due fine settimana consecutivi, un nuovo sistema di navigazione possibile grazie al rilevamento satellitare. Finora i jet hanno viaggiato guidati da terra dai radiofari: prendevano un punto di riferimento, lo raggiungevano e poi ne agganciavano un altro, trasformando ogni viaggio in una lunga serie a zig-zag di rette spezzate. Ora, grazie al satellite, i percorsi saranno i più brevi possibili, costituiti da una rotta dritta, con risparmio di tempo, chilometri, carburante e di CO2 scaricata nell’aria. Per esempio: il volo Parigi Charles De Gaulle-Milano Linate (che fino a ieri era costretto a raggiungere Torino, sorvolare Voghera e poi raggiungere da Sud la pista del Forlanini) scavalcherà direttamente il Monte Bianco a 31mila piedi d’altezza - oltre 10mila metri - per poi scendere dritto sopra Saronno e atterrare all’Idroscalo. Risultato: il volo sarà più corto di 30 miglia (55 chilometri circa), più breve di 5 minuti e consumerà 180 chilogrammi di carburante in meno. Questi risparmi, spalmati su uno spazio aereo dove ogni giorno volano 33mila aerei, si tradurranno in miliardi di euro guadagnati ogni anno (Livini, Rep). Campagne Gli stranieri si stanno comprando le campagne italiane: durante gli anni della crisi, c’è stato un aumento dell’11% delle aziende agricole passate in mani estere. Oggi sono 17.286 gli imprenditori stranieri che operano in Italia nel settore agricolo. Il 16% di questi imprenditori, la maggioranza, viene dalla Svizzera (Fiori, Sta).