la Repubblica 15/11/2013, 15 novembre 2013
SENZA CAPO NÉ CODA – [ELIO VITTORINI SU FRANCO LUCENTINI]
Letto per primo il racconto La porta, trovato piacevole, gradevole, promettente, ma inconcludente. Letto quindici giorni dopo il terzo racconto, quello che dà il titolo al libro [La fossa], trovato decisamente brutto malgrado non smentisse le qualità di scrittore rilevate dal primo racconto. Ma (...) I compagni sconosciuti trovato bellissimo. (...)Debbo riconoscere che questo Franco Lucentini è il migliore di tutti i giovani che si siano presentati finora alla porta di Casa Einaudi. Un sentimento della realtà potentissimo e facile, felice. Ma la presenza contorta degli altri due racconti testimonia anche, purtroppo, di una ricerca metafisica senza capo né coda. Non si può pubblicare un libro coi tre racconti. La porta e La fossa devono essere buttati via. Sono sboccati a vuoto. Sono sciocchi.
(I compagni sconosciuti, 5 maggio 1949)