Luca Mazza, Avvenire 15/11/2013, 15 novembre 2013
LA CONSULTA RESTA DA RECORD
Il caso è emblematico. Non tanto per l’entità della cifra, visto che il costo complessivo costituisce solo una goccia nel mare degli stipendi d’oro pagati dalla Pubblica amministrazione. Quanto perché riguarda coloro che lavorano nel principale organo di garanzia previsto dalla nostra Carta: il baluardo della democrazia italiana.
Stiamo parlando dei giudici della Corte Costituzionale. Secondo un’indagine realizzata da Roberto Perotti, docente di Economia Politica all’Università Bocconi, i magistrati della Consulta godono di una retribuzione decisamente più elevata rispetto ad alcuni colleghi europei e di altri Paesi extra-Ue che svolgono un lavoro dello stesso prestigio e di uguale responsabilità.
Vediamo le cifre. «La retribuzione lorda del presidente della Corte è di 549.407 euro annui e quella dei 15 giudici di 457.839 – si legge nello studio pubblicato da Lavoce.info –, mentre il guadagno medio lordo dei 12 giudici britannici è di 217.000 euro. Meno della metà». Passando dal Regno Unito agli Usa la differenza si fa ancora più marcata. Negli Stati Uniti siamo a circa un terzo della retribuzione italiana: 173.000 euro per il presidente e 166.000 per i giudici. «E la Corte Suprema non riveste certo un’importanza minore rispetto alla Corte Costituzionale», sostiene il docente.
Oltre alla voce stipendio sono anche i benefit a determinare questo gap. Si contano, infatti, svariati premi non in denaro che vengono esclusi dalla busta paga. Le auto blu, in primis: «Per un singolo giudice, ogni giorno lavorativo, si spendono in media 750 euro per la macchina». A cui si aggiungono rimborsi per i costi dei singoli viaggi ferroviari, aerei o su taxi effettuati per ragioni inerenti alla carica. Salvo rinuncia del singolo, poi, anche le spese per l’utenza domestica sono a carico della Corte. «Tutti dispongono di una foresteria – aggiunge Perotti –, composta di uno o due locali con annessi servizio igienico e angolo cottura, nel Palazzo della Consulta o nell’immobile di via della Cordonata».
A far lievitare le spese contribuiscono, inoltre, le pensioni: per il 2013 la Corte Costituzionale prevede di pagare a ex giudici e loro eredi 5,8 milioni. Al momento, 20 giudici emeriti e 9 familiari percepiscono la pensione. Quest’ultima, in media, «è dunque esattamente di 200.000 euro all’anno », calcola il docente. Secondo Perotti bisognerebbe pensare a una legge per ridurre di circa il 50% gli stipendi dei giudici della Consulta: «Assieme a questo intervento va effettuata una spending review seria anche dei costi della politica – conclude –. Perché come dimostra l’ultimo bilancio di Montecitorio la dieta non è nemmeno iniziata».