Filippo Ceccarelli, il venerdì 15/11/2013, 15 novembre 2013
LA FATICA DI GIACHETTI
C’è la porchetta, e vabbè, pazienza: si è capito da tempo che al giorno d’oggi il maiale arrostito gode di una sua celebrata e diffusa fotogenia, vedi i tanti Cafonal di Umberto Pizzi, porchette mondane, porchette salottiere, porchette campagnole, porchette cardinalizie, porchette d’alta quota, perfino, con l’ex sindaco Alemanno nella baita di Cortina, tutto allegro, uh, viva la porchetta, lunga vita alla porchetta...
Ma la foto qui sotto, che pure si colloca in questa scia di affollata iconografia, impone una domanda che vorrebbe essere semplice, ma a suo modo si configura come misteriosa: che cosa accade lÌ, e che diavolo va accumulandosi, insieme alla porchetta e oltre alla porchetta, sulla scena pubblica italiana?
Perché questa sarebbe un’immagine «politica», per cosÌ dire. Si noti comunque l’asettico candore del bancone-altare, il coltellaccio che come in un rito affonda fino in fondo nel collo della bestia, il berretto e i rossi paramenti del macellaio-sacerdote che si asciuga le dita con un kleenex, quelle verdure lucide e coloratissime sulla destra. Ed è un vero peccato che per ragioni di spazio non si possano osservare con la dovuta attenzione le immagini alle spalle degli officianti. Non si vedono che cibi e bambini in simbolica e onirica combinazione, sorrisi e ortaggi, frutti e manine, come tante visioni di un’unica e luminosa speranza.
Perdonerà l’onorevole Giachetti, e cioè il cortese affettatore, l’eccentrica lettura che si dà di questa sua pure giusta testimonianza. Divertito, eppure un po’ contratto nello sforzo e nell’espressione, il vicepresidente della Camera si tiene a debita distanza e appoggia appena due dita, il minimo sindacale, sulla capoccia del maiale. Ma il fatto che al momento dello scatto si trovasse già da 25 giorni in sciopero della fame rende il tutto ancora più denso, arcano e straniante.
La porchettata ha avuto gratuitamente luogo il pomeriggio di giovedÌ 31 ottobre nella sede di Eataly nell’ambito del "No Porcellum day", iniziativa organizzata contro l’odierna legge elettorale.