www.cinquantamila.it/fiordafiore 15/11/2013, 15 novembre 2013
Napolitano riceve il Papa al Quirinale • Ancora polemiche sulla Cancellieri • L’Inps dà segnali «di non totale tranquillità» • Quanto sono ricchi i dirigenti statali italiani • I dipendenti guadagnano più dei datori di lavoro • Buone notizie per la giustizia civile in Italia • Secondo analisi americane, l’acqua di Napoli e Caserta è inquinata • Un condominio di legno a Milano Quirinale Giorgio Napolitano ha accolto al Quirinale papa Francesco
Napolitano riceve il Papa al Quirinale • Ancora polemiche sulla Cancellieri • L’Inps dà segnali «di non totale tranquillità» • Quanto sono ricchi i dirigenti statali italiani • I dipendenti guadagnano più dei datori di lavoro • Buone notizie per la giustizia civile in Italia • Secondo analisi americane, l’acqua di Napoli e Caserta è inquinata • Un condominio di legno a Milano Quirinale Giorgio Napolitano ha accolto al Quirinale papa Francesco. Il pontefice ha attraversato la città con la Ford Focus blu targata «SCV00919». Niente scorta d’onore dei corazzieri né staffette o cortei, solo una protezione ridotta all’essenziale con un paio di moto della stradale, due auto della polizia e una della gendarmeria vaticana. Francesco è arrivato con 11 minuti di anticipo e ha trovato Napolitano ad attenderlo nel cortile. Dopo un incontro privato, hanno letto i loro discorsi. Il presidente ha parlato dell’Italia «stravolta da esasperazioni di parte in un clima avvelenato e destabilizzante» e ha lanciato un invito all’intera «classe dirigente italiana» perché «è tempo di levare più in alto lo sguardo, di riguadagnare lungimiranza e di portarci al livello delle sfide decisive che dall’oggi già si proiettano sul domani». Il pontefice ha sottolineato «gli effetti più dolorosi della crisi economica», come la disoccupazione, e chiesto una «moltiplicazione degli sforzi» mirata in particolare alla famiglia, «luogo primario in cui si forma e cresce l’essere umano, in cui si apprendono i valori e gli esempi che li rendono credibili». Cancellieri Mentre la procura di Torino conferma che non ci sono profili penalmente rilevanti nelle conversazioni avute dal ministro Cancellieri con la famiglia di Giulia Ligresti, sono stati resi noti nuovi tabulati telefonici che evidenziano altri contatti nel corso dell’estate tra Annamaria Cancellieri e suo marito con Antonino Ligresti, fratello di Salvatore. Tutto ciò mette in grave difficoltà il Guardasigilli, che a magistrati e Parlamento ha detto di aver avuto solo due conversazioni innocenti con i parenti degli arrestati. Si difende Cancellieri: «Io non ho mentito, quella conversazione del 21 agosto non me la ricordavo e non me la ricordo. Io con Nino Ligresti ci parlo spessissimo è un mio amico ed è il mio medico di fiducia. Ai magistrati e al Parlamento ho detto la verità: a parte il colloquio con Gabriella (la compagna di Ligresti, con cui parlò il 17 luglio all’indomani degli arresti, ndr ) e quello con Nino che mi segnalava i rischi per l’incolumità della nipote Giulia, non me ne sono più occupata». C’è chi ipotizza che in una telefonata del 21 agosto Cancellieri e Antonino Ligresti abbiano discusso, oltre che delle condizione della nipote detenuta, dell’incontro con i magistrati fissato per l’indomani. Ma, oltre al ministro, smentiscono anche gli ambienti giudiziari torinesi: i testimoni non vengono informati del motivo per il quale devono essere ascoltati. Alla Camera mercoledì prossimo alle 10.30 si voterà la mozione di sfiducia presentata dai grillini che stavolta potrebbe fare breccia anche in alcuni settori del Pd. Inps Roberto Mastrapasqua, presidente dell’Inps, parlando di fronte alla Commissione parlamentare sugli enti previdenziali, ha spiegato che dopo la fusione tra Inps Inpdap ed Enpals, l’ente previdenziale unico si ritrova un disavanzo economico 2013 di 10 miliardi, che diventano 7 in termini di competenza: un disavanzo simile «visto dall’esterno, nel mondo della previdenza può dare segnali di non totale tranquillità». Saccomanni, da Bruxelles, ha detto: è «solo un problema tecnico», «non c’è nessun motivo di allarme». È seguita una nota ufficiale di precisazione dell’Istituto previdenziale: «C’è piena e totale sostenibilità dei conti della previdenza e dell’Inps». Dirigenti Secondo l’ultimo rapporto Ocse relativo al 2011, confrontando i numeri di sei ministeri dei 34 Paesi membri, i nostri manager statali prendono uno stipendio medio di 650mila dollari (482mila euro). Secondi classificati i neozelandesi, con 397mila dollari. La media Ocse è di 232mila dollari. Il governo Monti, tuttavia, ha messo il tetto di 302mila euro. Comunque i dirigenti pubblici italiani non possono lamentarsi: in Francia, un dirigente dello stesso livello guadagna in media 260mila dollari all’anno (192mila euro), in Germania 231mila (171mila), in Gran Bretagna 348mila (258mila euro), negli Stati Uniti 275mila dollari (204mila euro) (Grignetti, Sta). Stipendi Secondo l’ultima analisi diffusa dal dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia nel 2012, gli italiani con reddito da lavoro dipendente hanno dichiarato 20.680 euro, mentre i soggetti con reddito d’impresa si sono fermati a un valore medio di 20.469 euro. Si potrebbe pensare che questo risultato sia possibile grazie all’evasione fiscale degli imprenditori, e in parte è così. Ma Dario Di Vico sul CdS indica anche una responsabilità nella metodologia della ricerca statistica. I lavoratori dipendenti, che sono circa 21 milioni di persone, hanno stipendi compresi tra 15mila e 35mila euro: «In questi cinque anni di crisi non hanno avuto aumenti della paga ma sono rimasti sui livelli (nominali) di prima. Alla statistica manca, però, chi il lavoro lo ha perso e chi lo ha cercato ma non lo ha trovato, se il calcolo fosse allargato a loro i risultati cambierebbero». Il reddito medio degli imprenditori (2,8 milioni tra ditte individuali e soci di società), invece, risente molto degli anni della recessione: «Tante aziende hanno chiuso nel 2012, molte altre hanno visto ridursi drasticamente il loro fatturato e quindi sono andate a influenzare pesantemente la media. In sostanza mentre i redditi dei dipendenti sembrano, da questi dati, poco influenzati dalla crisi, i risultati di impresa lo sono stati moltissimo. Se invece di sommare tutte le aziende circoscriviamo l’analisi agli imprenditori “sani” che hanno avuto un reddito positivo la media schizza da 20mila euro a 40mila euro». Classifiche La classifica “Doing business” misura annualmente, per conto della World Bank, dove è più facile fare impresa valutando dieci parametri: quanto è complicato aprire un’azienda, gestire un fallimento, pagare le tasse, ottenere i permessi necessari a lavorare, ricorrere al credito delle banche e così via. L’Italia è risalita dal 67° al 65° posto. Invece nel parametro che misura l’efficienza della giustizia civile (i tempi, i costi, il numero di procedure necessarie per recuperare un credito dopo un grado di giudizio e una procedura esecutiva) le posizioni risalite sono addirittura 37: da 140 a 103 (Stella, CdS). Acqua Il comando della Us Navy di Napoli ha studiato l’inquinamento nelle province di Napoli e Caserta tra il 2009 e il 2011. Gli esami sono stati effettuati su acqua, aria e terreno in un’area di mille chilometri quadrati, con riferimento a 543 case e dieci basi statunitensi. Secondo gli esperti americani, in tutta la regione si dovrebbe usare acqua minerale «per bere, cucinare, fare il ghiaccio e anche lavarsi i denti». Le zone più contaminate sono intorno a Casal di Principe, Villa Literno, Marcianise, Casoria e Arzano, dove i rubinetti pescherebbero da pozzi contaminati. Presentano forti criticità anche il 57% degli acquedotti esaminati nel centro di Napoli e il 16% nel quartiere Bagnoli, a causa delle cattive condizioni delle tubature (Del Porto, Rep). Legno Nel quartiere San Siro di Milano è stato inaugurato un condominio formato da 4 edifici di 9 piani, per un totale di 123 appartamenti, sorto in soli 18 mesi. La particolarità è che ha struttura portante in legname di abete e larice, ricoperta da uno strato di cartongesso ad elevate prestazioni, tenuta insieme da viti lunghe 40 centimetri. La classe energetica è ottima: A. I canoni d’affitto sono calmierati: per un bilocale di 75 metri quadrati si paga un affitto di 450 euro al mese, mentre la media nazionale per la stessa metratura è di 1.000 euro (Pagni, Rep).