Nicola Sbetti, L’Unità 14/11/2013, 14 novembre 2013
L’ULTIMA DI TENDULKAR L’INDIA SALUTA IL SUO
MITO –
NEI CALENDARI DELLE CASE INDIANE LA DATA DEL 14 NOVEMBRE 2013 È CERCHIATA IN ROSSO. Oggi infatti, all’età di quarant’anni e dopo una gloriosa camera durata un quarto di secolo, Sachin Tendulkar disputerà il suo ultimo test match prima di ritirarsi dal cricket giocato e lasciare un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi connazionali e degli amanti di questo sport. Del resto Tendulkar, campione globale e icona sportiva indiana per eccellenza, sta al cricket come Maradona sta al calcio ed è considerato, al pari della leggenda australiana degli anni Trenta, Don Bradman, il miglior battitore di tutti i tempi. Il fervore quasi religioso con cui viene venerato Tendulkar, chiamato anche «Dio del cricket»», si spiega soprattutto con il fatto che le sue leggendarie imprese sportive sono diventate una metafora del Paese. Poiché la sua ascesa sportiva è coincisa con quella dell’economia indiana, si è ormai affermata l’idea che l’avvento del Little Master sui campi da cricket, non solo abbia portato lo sport indiano a livelli di eccellenza internazionale, ma abbia persino influenzato lo spirito nazionale, contribuendo all’affermazione dell’India come potenza mondiale.
Dal punto di vista simbolico e dell’impatto emotivo la partita d’addio di Tendulkar è destinata a superare di gran lunga quella di Alessandro Del Piero alla Juventus. Fin dal momento in cui il 10 ottobre ha annunciato il proprio ritiro l’India ha vissuto in uno stato di costante fibrillazione. Migliaia di persone, giunte da ogni angolo del Paese nell’illusoria speranza di trovare un biglietto per il Wankhede Stadium, ignorando che la vendita fosse esclusivamente online, sono state disperse dalla polizia con la forza, ma neppure la tecnologia ha retto l’urto, visto che l’oceanica richiesta di biglietti ha mandato in tilt il sistema di vendita elettronico.
L’incontro con le Indie Occidentali, che prenderà il via oggi e potrà durare fino a un massimo di cinque giorni, si giocherà nella sua città natale, Mumbai, e sarà il suo duecentesimo test match; un record assoluto, ma non certo l’unico che detiene. All’età di 15 anni, infatti, è stato il più giovane indiano a mettere a segno cento punti al debutto in un incontro di first class e tutt’oggi è il battitore più prolifico di tutti i tempi, nonché l’unico ad aver messo a segno almeno 100 punti in ben 100 incontri internazionali. A queste cifre impressionanti si deve aggiungere un ricchissimo palmares, aggiornato anche quest’anno grazie ai successi dell’Indian Premier League e della Champions League, nel quale spicca per prestigio la Coppa del Mondo del 2011.
È difficile immaginare la mia vita senza giocare a cricket. È tutto quello che ho fatto da quando ho undici anni», ha dichiarato Tendulkar, per il quale tuttavia sembrano aprirsi nuove prospettive. Nell’aprile 2012, infatti, è stato nominato membro della Rajya Sabha, la camera alta del Parlamento indiano.