Aldo Grasso, Corriere della Sera 14/11/2013, 14 novembre 2013
SE ROCCO SIFFREDI PARLA D’AMORE IN TV
Habemus tutorial. Rocco Siffredi insegna come riaccendere il desiderio. Via lo psicologo, via il sessuologo, arriva Rocco, il più famoso attore hard del cinema italiano. La tv riscopre la sua funziona educativa, si fa per dire, e ci soccorre con strategie didattiche (Cielo, martedì, ore 22.45).
Siamo a Bologna, Martina si lamenta che il suo uomo non si dedica più ai preliminari, è meno passionale; d’altro canto, Antonio si lamenta di Martina perché si è lasciata andare, indossa pigiami poco erotizzanti. Insomma, la routine ha spento l’eccitazione sessuale, Eros ha abbandonato i complicati labirinti del desiderio. Nessun problema, ci pensa Rocco.
Nella prima fase, Rocco sottopone i due malcapitati a una terapia d’urto, costringendoli a fare i conti con i problemi più gravi che hanno portato al «raffreddamento» del rapporto. Vuol conoscere da Antonio quale sia stata una sua fantasia erotica adolescenziale e, saputo che il sogno proibito del ragazzo era la professoressa, pensa che il sogno sia «rifaccibile» con Martina. È noto che in certe materie val più la pratica della grammatica.
Nella seconda fase, Rocco stabilisce nuove regole di convivenza: vengono bruciati gli abiti meno sexy di Martina, mentre Antonio deve gridare in piazza il suo amore per la compagna. Ma il momento catartico avviene quando i due, travestiti da gorilla, si abbandonano a un abbraccio animalesco. Questo insegna Rocco Siffredi.
Si sa che questi programmi sono molto costruiti, «pettinati» dagli autori, e magari i due sono solo comparse, tuttavia si prova un certo disagio nell’assistere al baratto tra visibilità e vita intima.
Se Cielo, invece di replicare la puntata di «X Factor», come faceva lo scorso anno, pensa di trovare una propria identità con simili programmi, è meglio che si convinca di essere fuori strada.