F. Alb., Corriere della Sera 13/11/2013, 13 novembre 2013
I DUE BONIFICI A PRODI PER L’ACQUISTO DI UNA CASA
Due bonifici per un totale di 550 mila euro passati nel 2004 dalla Banca del Titano (San Marino) sul conto corrente della Bnl di Bologna intestato al signor Cassio Morselli e, da qui, inviati a Romano Prodi tramite assegno non trasferibile, incassato successivamente dall’allora presidente della Commissione europea presso la banca Antoniana Popolare Veneta di Bologna. È la guardia di Finanza di Roma, in un’informativa del febbraio 2009, a segnalare la circostanza al pm Perla Lori che in quei mesi stava indagando su un grosso giro di riciclaggio tra San Marino e Roma. Il particolare è contenuto nelle 140 mila pagine depositate due mesi fa a conclusione delle indagini che vedono coinvolte 7 persone.
Romano Prodi, interpellato ieri dal Corriere , dice di ricordare perfettamente la vicenda: «Nessun mistero. Ricevetti quell’assegno dal signor Morselli, che conoscevo e al quale avevo ceduto un appartamento, in Strada Maggiore, a Bologna, abitato fino a quel momento da uno dei miei figli. Ricordo benissimo che erano gli anni in cui nacquero i miei primi nipoti e infatti, con parte della somma della vendita, acquistammo per mio figlio un altro alloggio, più spazioso». Prodi, che sostiene di non aver mai avuto notizia dell’informativa e ancor meno dell’inchiesta romana, aggiunge: «È stato fatto tutto alla luce del sole, alla presenza di un notaio. Chiunque può verificare». Il notaio in questione, Carlo Vico, con studio a Bologna, sentito dal Corriere , ha confermato la versione di Prodi: «Fu una normalissima compravendita. Ricordo anche che parte della somma venne data in beneficenza per iniziative a favore dei bambini africani».
F. Alb.