13 novembre 2013
Grosseto, 11 novembre 2013 - Aveva deciso di trasferirsi due anni fa a Follonica. Perché preferiva il sole alla nebbia della Lombardia
Grosseto, 11 novembre 2013 - Aveva deciso di trasferirsi due anni fa a Follonica. Perché preferiva il sole alla nebbia della Lombardia. La morte del marito l’aveva spinta a fare il «passo» che sognava da tempo: risistemare quella proprietà immersa nel verde, Villa Adua, una casa colonica nelle campagne di Potassa con 40 acri di terra. Ma la storia di Francesca Benetti, 55 anni, insegnate in pensione, ha cambiato strada. Per la sua misteriosa scomparsa si trova in carcere Antonino Bilella, siciliano di 69 anni, che lei aveva assunto circa un anno fa come custode della villa, autotrasportatore della provincia di Agrigento, con un passato da emigrante a Torino. Due figli e un matrimonio fallito alle spalle. Articoli correlati Il custode martedì davanti al gip Donna scompare nel nulla Fermato il custode per omicidio La Procura di Grosseto ipotizza che sia stato lui ad uccidere la bella cinquantacinquenne e poi ne abbia nascosto, o addirittura distrutto il cadavere. Bilella era arrivato in Maremma un anno fa e fu messo in contatto con la Benetti che cercava proprio una persona che si prendesse cura della sua terra. Ma il rapporto di lavoro tra i due non è mai decollato: Bilella, secondo gli inquirenti, sembra che da qualche mese avesse un atteggiamento che aveva indispettito la donna, attenzioni che lei non sopportava fino al punto di esserne preoccupata. Le tracce della Benetti si sono perse da lunedì pomeriggio. Multimedia correlati LA VILLA DEL MISTERO/FOTO Francesca Benetti nei suoi momenti felici / GUARDA LE FOTO E’ stato il suo compagno, Aldo Scotto, a denunciarne la scomparsa, martedì scorso ai carabinieri. L’unica certezza era l’Opel Corsa bianca della Benetti, trovata alla stazione di Follonica. Quasi a voler far sembrare una fuga volontaria. Ma gli investigatori hanno subito capito che c’era qualcosa che non tornava. Il primo approccio con Bilella, quando sono andati alla villa, ha subito ingenerato sospetti. Il custode è caduto nella prima e unica contraddizione, prima di chiudersi nel più assoluto silenzio: aveva raccontato di averla vista alla villa e che poi se n’era andata. Ma nessun altro dei vicini l’aveva vista uscire da quel cancello. Di Francesca, da quel lunedì, non c’era stata alcuna traccia. Né un cenno, né una telefonata alle amiche, al compagno, né alla scuola di balli caraibici che frequentava da mesi. Il sopralluogo del Ris dei carabinieri nella casa di campagna, sabato mattina, avrebbe stretto il cerchio su Bilella. Dai rilievi eseguiti sarebbero state individuate tracce di sangue, nonostante l’abitazione fosse stata perfettamente ripulita. Pezzo dopo pezzo, secondo il procuratore Francesco Verusio e i sostituti Marco Nassi e Salvatore Ferraro, l’alibi del custode ha cominciato a barcollare e i sospetti degli investigatori a prendere concretezza. Ma nemmeno più di dieci ore di interrogatorio lo hanno fatto crollare. Antonino Bilella non ha confessato e quando gli hanno notificato il fermo di polizia ha avuto un malore e, dopo aver trascorso la notte all’ospedale, ora si trova in carcere in attesa di essere interrogato. Ma le indagini sono lontane dall’essere chiuse: fino alla tarda serata di ieri non era stato ancora trovato il corpo della donna, nonostante le unità cinofile abbiano battuto palmo a palmo i campi e i boschi della tenuta. Gli inquirenti, per il momento, non escludono nulla. Nemmeno che Bilella abbia avuto un complice. L’unica certezza, al momento, è che Francesca Benetti non si trova.