Angela Zoppo, MilanoFinanza 12/11/2013, 12 novembre 2013
DA ACEA 27 MILIONI AL COMUNE
Circa 27 milioni di euro nelle casse disastrate di Roma Capitale, gravate da un deficit superiore agli 800 milioni di euro. A tanto ammonta l’assegno che Acea si appresta a versare al suo azionista di maggioranza, dopo che il cda ha approvato un acconto sul dividendo dell’esercizio in corso pari a 0,25 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,21 euro della cedola semestrale maturata nel 2012. L’anticipo verrà pagato una volta acquisito il parere favorevole della società di revisione Ernst & Young, e magari servirà anche a distendere un po’ i rapporti tra il sindaco, Ignazio Marino e l’ad Paolo Gallo.
La decisione è stata presa dal board che ha esaminato i conti al 30 settembre, chiusi con ricavi a 2,6 miliardi di euro, leggermente in ribasso (-0,9%) rispetto a quelli dei primi nove mesi 2012, e un forte incremento di ebitda (545,4 milioni di euro, +12,5%) ed ebit (279,1 milioni di euro, +26,1%). L’utile netto è salito a 113,4 milioni di euro (+79,4%).
La performance del margine operativo lordo viene attribuita alla politica di controllo e riduzione dei costi e al positivo contributo di tutte le aree di business: Idrico per il 48%, Reti per il 34%, Energia per l’11%, Ambiente per il 6% e infine la capogruppo per l’1%. Secondo l’ad Gallo, «la grande attenzione posta in questi mesi alla gestione ha consentito alla società di migliorare tutti gli indicatori rispetto all’analogo periodo del 2012 come evidenziato, in particolar modo, dalla significativa crescita dell’ebitda e dell’utile netto. Le azioni che abbiamo recentemente messo in atto sul controllo del capitale circolante e sull’aumento della flessibilità finanziaria del gruppo stanno portando i primi risultati positivi, come peraltro evidenziato dalla recente revisione dell’outlook (da negativo a stabile) da parte dell’Agenzia di rating Standard & Poor’s».
Soddisfatto anche il presidente Giancarlo Cremonesi, che si aspetta per Acea una chiusura positiva anche per l’ultimo trimestre dell’anno e conferma al mercato i target di crescita fissati per fine esercizio.
Ora l’utility capitolina può concentrarsi sulla riorganizzazione interna: già approvata la fusione di Acea Energia holding in Acea Energia (si veda anche MF-Milano Finanza del 9 novembre scorso) la prossima operazione prevede l’accorpamento in Acea Produzione di Acea Rse ed Ecogena, sempre nell’area Energia.