Corriere della Sera 12/11/2013, 12 novembre 2013
LA PAROLA – CUPIO DISSOLVI
‘Il «cupio dissolvi» non porta a niente, così Enrico Letta ha avvertito Berlusconi e i suoi falchi che vorrebbero far cadere il governo. La locuzione latina usata dal presidente del Consiglio significa «desiderio di essere dissolto», oggi con un accento di assurda, nichilista tragicità. Ma questa formula antica, che deve la sua fortuna a Sant’Agostino, in origine aveva un altro significato. «Cupio dissolvi et esse cum Christo», scrisse per l’esattezza il santo dottore, per esprimere il desiderio mistico di annullamento in Cristo, e non una volontà masochistica di autodistruzione. Del resto, non ci sono dubbi che il Cavaliere abbia colto il senso esatto del messaggio di Letta: era stato proprio l’allora premier Berlusconi, esattamente dieci anni fa, il 6 novembre 2003, a polemizzare con la sua maggioranza, presa a suo dire da un «cupio dissolvi»