p. m. c., Icon 7/11/ 2013, 12 novembre 2013
LO SPIRITO, LO SPETTRO
Dicono che la prima statuetta incastonata su una Rolls-Royce raffigurasse Eleanor Velasco Thornton, amante del secondo barone di Montagu, che la volle sulla sua Silver Ghost.
Era il 1911 e quella Flying Lady scolpita in argento da Charles Sykes divenne l’icona che accompagna ogni Rolls. Per gli altri, invece, è lo Spirit of Ecstasy e, secondo i registri del costruttore inglese, riprende i tratti della Nike di Samatrocia. Un simbolo perfetto per un’auto destinata a dinastie, capi di Stato e miliardari, segno indelebile di un lusso che forse non c’è più. Anche la più aristocratica delle vetture, infatti, oggi strizza l’occhio ai nouveaux riches: pur essendo ancora assemblata a mano nella fabbrica gioiello di Goodwood (West Sussex inglese), lancia Wraith, lo “spettro”.
È la più potente Rolls di sempre, con il suo biturbo V12 da 624 cavalli, ed è stata creata, per la prima volta, per essere guidata dal proprietario.