D Repubblica 8/11/2013, 8 novembre 2013
COSA ACCADE, COSA SI PUO’ FARE
Francesco Donato è un’epatologa dell’Ospedale Magg di Milano. Avverte: Sta cambiando l’emergenza da quella costituita dall’epatite virale, contingentata, stiamo arrivando di corsa a quella delle patologie alcoliche. E sta cambiando anche la patologia classica: una volta c’erano i “vecchi”, coi canonici 20-30 di malattia subclinica, presto avremo i trentenni “binge drinking”, magari con danni al sistema neurologico centrale. Con tutto il contorno di cardiopatie da alcol e di infarti giovanili. Senza contare che le femmine sono ancora più danneggiate». Cosa possono fare i genitori per sapere di più sui comportamenti “grigi” di un figlio? «In realtà poco: il fegato ha grossissime riserve, quando qualcosa è clinicamente evidente è segno che e troppo tardi. Gli adolescenti a rischio, poi non fanno esami clinici, perche non stanno ancora male. Quindi posso solo consigliare di far fare dei check up ematochimici periodici e magari delle ecografie a fegato e milza. Tenendo presente che la predisposizione alla tossicità dell’alcol è genetica e che quindi non tutti gli alcolisti sono epatopatici».