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 2013  novembre 11 Lunedì calendario

ALLA RICERCA DEL TONER PERDUTO

ALLA RICERCA DEL TONER PERDUTO –

Delle oltre sette milioni di cartucce toner che si utilizzano ogni anno, solo un milione vengono recuperate. I dati sono del consorzio ecoR’it specializzato in raccolta e recupero di rifiuti di apparecchi elettronici, come pile, carica batterie, lampadine. «Lo smaltimento delle cartucce delle stampanti non è obbligatorio per legge, ma avviene su base volontaria», afferma il direttore del Consorzio Luciano Teli. Così, spesso, si ricorre a scappatoie. «Cerchiamo di incentivare la raccolta virtuosa di cartucce spingendo le aziende ad usare i canali ufficiali – continua Teli —. In Italia c’è un solo impianto idoneo nel riciclo dei toner che, grazie ad un’innovativa tecnologia brevettata, frantuma il prodotto in polveri dividendo materiali ferrosi, plastica ed alluminio». Sono oltre 610 le aziende che si affidano al centro per la gestione di tutti i residui tecnologici.
«Grazie ai nostri trattamenti è possibile recuperare il 98% degli scarti». Le principali multinazionali del settore come Acer (Packard Bell), Canon, Epson, Fujitsu, Olivetti, Xerox, cofinanziano il progetto ma, se una qualsiasi Pmi volesse diventare più virtuosa, può aderire con una quota.
«Con 35 euro siamo in grado di ritirare 70 chilogrammi di rifiuti elettronici — aggiunge il direttore —. Tracciamo e certifichiamo tutta la gestione dei rifiuti, rendendo trasparente l’intero processo. In questo modo, le aziende sono in grado di sapere quanta C02 risparmiano e monitorare in tempo reale la gestione del rifiuto online, con un alert che avvisa quando lo scarto è tornato ad essere materia e l’impresa smette di averne la responsabilità».