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 2013  novembre 12 Martedì calendario

Dodici italiani dispersi nelle Filippine • Il commercio abusivo toglie 17 miliardi di euro l’anno agli onesti • Arrestato il disturbatore della tv Paolini • Nei Paesi delle Primavera Araba la condizione della donna è peggiorata • La fine delle sanzioni americane all’Iran favorirebbe soprattutto l’imam Khamenei • La moda del pane low cost Filippine Ieri l’ambasciatore italiano a Manila, Massimo Roscigno, ha parlato di una dozzina di italiani dispersi nelle Filippine dei quali non hanno ancora notizie

Dodici italiani dispersi nelle Filippine • Il commercio abusivo toglie 17 miliardi di euro l’anno agli onesti • Arrestato il disturbatore della tv Paolini • Nei Paesi delle Primavera Araba la condizione della donna è peggiorata • La fine delle sanzioni americane all’Iran favorirebbe soprattutto l’imam Khamenei • La moda del pane low cost Filippine Ieri l’ambasciatore italiano a Manila, Massimo Roscigno, ha parlato di una dozzina di italiani dispersi nelle Filippine dei quali non hanno ancora notizie. La Farnesina sta cercando di rintracciarli. Il ministro degli Esteri ha confermato che l’Italia stanzierà 1,3 milioni di euro in aiuti. Papa Francesco ha inviato un contributo di 150mila dollari. Intanto Hayan ieri ha attraversato il Vietnam, dopo aver deviato nella sua corsa e perso potenza: è stato declassato da ciclone a tempesta tropicale, ha ucciso 13 persone e ne ha ferite un’ottantina. Abusivi Confcommercio ha rivelato che l’abusivismo commerciale, nel turismo (bar e ristorazione) e nella contraffazione, sottrae ogni anno 17,2 miliardi di fatturato alle imprese regolari del settore. Secondo un’indagine svolta dalla stessa Confcommercio con il Censis, emerge infatti che in media il 7,1% degli esercizi commerciali è abusivo o irregolare. Percentuale che risulta più che raddoppiata nel Mezzogiorno. Dei 17,2 miliardi stimati, 8,8 miliardi (pari al 4,9% del fatturato regolare) derivano dall’abusivismo commerciale e finiscono a soggetti che operano nel sommerso economico o nell’illegalità. Si stima che, a causa della concorrenza da parte di questi soggetti che non pagano tasse e contributi, rischiano di sparire ogni anno 43mila negozi e 79mila lavoratori regolari. L’indagine calcola una perdita di imposte dirette e contributi pari a circa 1,5 miliardi di Pil. A Roma la Confcommercio cittadina ha stimato che ci sia una abusiva ogni 3 imprese regolari. Vi lavorano da 20mila a 23mila persone (CdS). Paolini Gabriele Paolini, 39 anni, disturbatore in quasi tutti i collegamenti nei tg nazionali, è stato arrestato con l’accusa di induzione alla prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico. Ha avuto, infatti, incontri sessuali con tre liceali minorenni che ha anche filmato. In cambio dava loro dei soldi. Agli investigatori pare che Paolini abbia adescato anche altri minorenni e ora li stanno cercando. Le indagini sono scattate alla fine di ottobre, quando il titolare di un laboratorio fotografico di Riccione ha chiamato i carabinieri dopo aver scoperto che da un punto vendita romano era arrivata la richiesta di stampare 72 fotografie dal contenuto pedopornografico. I ragazzi, interrogati dal pm: «Per noi era un amico. Ci portava in giro in macchina, a giocare a bowling, a casa dei suoi parenti per prendere il tè. Il padre ci ha anche insegnato un gioco da vecchi, la briscola. Quello che facevamo con lui ci sembrava normale e poi potevamo vantarci con gli amici solo per il fatto di conoscerlo». Donne Un sondaggio condotto dalla “Fondazione Thomson Reuters” sui 21 paesi della Lega Araba più la Siria dice che l’Egitto post-rivoluzionario è la peggiore nazione del mondo arabo per i diritti femminili. Al secondo posto c’è l’Iraq, «più pericoloso per le donne oggi che ai tempi di Saddam Hussein». Invece le Isole Comore, piccolo arcipelago nell’Oceano Indiano, è il migliore di tutti i membri della Lega Araba: benché non garantisca la libertà di espressione politica, non discrimina le donne in caso di divorzio, in politica (il 20% dei ministri) né sul posto di lavoro (il 35%), «grazie anche all’eredità francese nel sistema legale». «Colpisce - spiega Monique Villa, amministratrice delegata della Fondazione - che i Paesi delle Primavere arabe siano tra gli ultimi». Dalle donne che hanno lottato al fianco degli uomini per il cambiamento sociale ci si aspetta che tornino tra le mura domestiche. In politica, per esempio, 987 egiziane si sono candidate alle elezioni del 2012, e 9 sono state elette. Il 99% delle egiziane afferma di aver subito molestie in strada, un fenomeno «endemico, socialmente accettato e mai punito» (Mazza, CdS). Setad La Setad, acronimo persiano per «Quartier generale per l’esecuzione dell’ordine dell’imam», fu creata in Iran dall’ayatollah Khomeini poco prima della sua morte nel 1989 a fini di beneficenza per i poveri, i veterani e le vittime delle guerra Iran-Iraq, sfruttando le proprietà abbandonate dopo la rivoluzione del 1979. Anziché essere dissolta dopo 24 mesi, come era previsto, è diventata la base economica del potere politico-militare di Ali Khamenei (leader supremo della rivoluzione iraniana). Questo complesso economico finanziario è composto da: investimenti per 52 miliardi di dollari nel settore immobiliare, 37 aziende colpite da sanzioni Usa (tra queste una che vale 40 miliardi di dollari), una ventina di imprese pubbliche per 3,4 miliardi di dollari, 24 società di beneficenza. Secondo l’agenzia Reuters, Khamenei è riuscito ad accumulare una tale fortuna soprattutto con la requisizione di proprietà appartenenti a cittadini espatriati, oppositori, minoranze discriminate, che vengono inserite negli elenchi della Setad e poi messe all’asta fruttando decine di milioni di dollari. L’impero economico così ammassato vale circa 95 miliardi di dollari, una cifra superiore del 40% all’export annuale di greggio dall’Iran (67,4 miliardi di dollari). Della fine delle sanzioni contro l’Iran, la Setad potrebbe essere il maggiore beneficiario (Molinari, Sta). Pnae/1 Tra i fornai si sta diffondendo l’abitudine di vendere a prezzi scontati il pane che resta sugli scaffali a fine giornata o quello avanzato dal giorno precedente. Secondo Coldiretti, sempre più italiani rinunciano al pane fresco: a più di 4 su 10 va bene anche quello del giorno prima. Solo il 2% butta l’avanzo. Nel 2013 il 78% dei consumatori ha tagliato il budget proprio sul pane: il 42% ha ridotto le quantità acquistate e il 36% si è orientato verso tipi meno costosi (Scalise, Rep). Pane/2 Prezzi del pane fresco: da 2 euro al chilo di Napoli a 4,65 di Venezia (ibidem).