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 2013  novembre 11 Lunedì calendario

A UNA MISTERIOSA LADY COREANA IL TARTUFO RECORD DA 90 MILA EURO


Novantamila euro per un tartufo «gemello» da 950 grammi: 95 euro al grammo, più di tre volte il prezzo dell’oro. È la cifra da capogiro spesa da una facoltosa Lady di origine coreana che di professione fa la scrittrice e non vuole svelare il suo nome, ma evidentemente non disdegna i finali al cardiopalmo.
Li ha sborsati per aggiudicarsi il lotto più prezioso dell’Asta mondiale del Tartufo bianco d’Alba, andata in scena ieri contemporaneamente dal Castello di Grinzane Cavour e dal ristorante 8 e 1/2 Bombana di Hong Kong. Un evento giunto alla 14a edizione, ma che non ha affatto perso il suo glamour, soprattutto nel Far East.
Lo dicono i numeri: i cinque lotti di tartufo e grandi bottiglie di Barolo e Barbaresco battuti a Grinzane Cavour hanno raggranellato «solo» 34.200 euro, di cui uno volerà a New York, in omaggio al sindaco Bill de Blasio e alle sue origini italiane. I cinque andati all’asta in Cina, invece, hanno fruttato ben 150mila euro.
E per l’undicesimo lotto finale, conteso in diretta satellitare, non c’è stata partita: dopo qualche timido tentativo di far restare in Italia i profumati «gemelli», i conduttori Elisa Isoardi, Fabrizio Del Noce e Davide Paolini hanno dovuto arrendersi alle tigri d’Oriente e ai loro rialzi da diecimila euro per volta. Non paghi, i cinesi alla fine dell’Asta ufficiale si sono contesi una ventina di magnum di Barolo e Barbaresco, lasciando sul piatto altri 25 mila euro.
In totale, l’Asta quest’anno ha portato a casa 300 mila euro. Un’ottima cifra, superiore ai 243 mila dell’ultima edizione andata in scena nel 2011, ma ancora distante dal record fissato nel 2010 con 348 mila euro. Soldi che andranno tutti in beneficenza. Per Hong Kong è stato scelto l’istituto Mother’s Choice, per Grinzane l’Ospedale di Alba e la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo.
«Ringrazio la generosità dei piemontesi, che si rivelano sempre molto sensibili ai temi della beneficenza» ha detto la presidente della Fondazione di Candiolo, Allegra Agnelli, seduta ieri in prima fila insieme con un parterre di autorità, imprenditori e personaggi come il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, il governatore del Piemonte Roberto Cota, l’ex campione di ciclismo Mario Cipollini, il direttore del Giro Mauro Vegni e l’allenatore Edy Reja.