Ilaria Maria Sala, La Stampa 10/11/2013, 10 novembre 2013
CINA, BOOM DI DIVORZI PER LE TASSE SULLA CASA
Per quale motivo nelle metropoli cinesi i divorzi sono cresciuti del 41% in 9 mesi? Secondo Li Ziwei, presidente dell’Associazione Famiglia, Matrimonio e Proprietà immobiliare, è per le nuove tasse sulla casa: da quando il governo ha introdotto alte tasse sugli immobili per cercare di sgonfiare la bolla speculativa, se una coppia sposata in possesso di più di un immobile ne rivende uno, paga il 20% del totale guadagnato al governo. Se la coppia invece è divorziata, la tassa non sussiste. E, visto che in caso di nuovo matrimonio (anche con la stessa persona) la tassa non viene applicata in modo retroattivo, ecco che i divorzi aumentano. Il quotidiano cinese «China Daily» cita l’esempio dei signori Mao, di Pechino: la coppia possedeva due appartamenti e voleva venderne uno, il cui valore è di 230 mila euro. Il che avrebbe comportato una tassa di 46 mila euro. Così i coniugi hanno intestato i due appartamenti ognuno a suo nome, e hanno divorziato. Poi hanno venduto l’appartamento registrato a nome del marito, risparmiando 46 mila euro. Il quotidiano non specifica se i due si risposeranno, ma di sicuro continuano a vivere insieme nella casa non venduta.