Luca Dal Monte, La Stampa 10/11/2013, 10 novembre 2013
UNA CAMPAGNA ELETTORALE CONDOTTA TUTTA DI PROFILO
La campagna elettorale per la Presidenza degli Stati Uniti di John F. Kennedy nel 1960 fu rivoluzionaria sotto vari aspetti, ma non più di tanto per quanto riguarda il materiale di propaganda. Del resto non avrebbe potuto essere diversamente per un candidato la cui età e la cui fede religiosa costituivano già elementi di rottura e, proprio per questa ragione, aveva necessità di essere differente sì, ma non vistoso.
Kennedy e i suoi strateghi – primo tra tutti il fratello Robert – non si scostarono molto in tema di materiale elettorale dallo schema classico che aveva caratterizzato le due campagne per la Presidenza degli anni Cinquanta: i colori scelti erano i collaudati e classicissimi bianco-rosso-blu della bandiera americana, al centro della maggior parte delle spillette elettorali spiccava l’immagine per lo più in bianco e nero del giovane candidato.
Il colpo di genio consistette piuttosto nella posa nella quale venne fotografato Kennedy, vale a dire di profilo. E la ragione di questa scelta era duplice: da una parte il profilo di Kennedy era un profilo molto attraente – e questo era un chiaro invito all’elettorato femminile. Dall’altra quello stesso profilo era un rimando al libro che Kennedy aveva scritto qualche anno primo – «Profiles in Courage» – e che gli era valso il premio Pulitzer, un volume nel quale erano tratteggiati i profili, appunto, di alcuni coraggiosi senatori, dei quali il candidato-autore poteva implicitamente proporsi come erede.
Lo schema classico che Kennedy aveva utilizzato nella primavera del 1960 per le primarie venne riproposto in autunno nella campagna elettorale per la Presidenza. Su questi bottoni, accanto al viso di Kennedy compariva quello del candidato alla Vice Presidenza Lyndon Johnson e i due volti erano ripresi questa volta di fronte e non più di profilo.
Nessuno slogan particolare caratterizzò la campagna di Kennedy né in primavera ne’ in autunno. Al di là di un centrato, ma generico «New Leadership». Di «Nuova frontiera» il suo materiale elettorale non parlava – brochure a parte. Né venne mai utilizzata la sigla «JFK» con la quale passò invece alla storia. Farlo nel 1960, quando Kennedy non era noto a livello nazionale, non avrebbe avuto alcun ritorno. È invece probabile che la sigla «JFK» sarebbe stata usata a profusione nella campagna per la rielezione del 1964.
L’unico oggetto di grande originalità fu la spilletta – anche in forma di ferma-cravatta – a forma di PT109, la motosilurante che Kennedy comandava nel Pacifico nel corso della seconda guerra mondiale. Due le varianti della spilletta dorata: una con la scritta «PT109», l’altra con la scritta «Kennedy 60». Ancora oggi è questa spilletta l’oggetto più ricercato dai collezionisti.