Fulmini 12/11/2013, 12 novembre 2013
LACRIMA
«Se ripenso a 12 mesi fa mi sembra incredibile. Forse il titolo è arrivato anche troppo presto. Appena tagliato il traguardo mi è scesa una lacrima. Non ho capito subito, ho realizzato soltanto quando sono arrivato dalla mia squadra» (Marc Marquez, il più giovane campione di MotoGp della storia).
TIFOSO «La Roma mi prese, per scelta di Zeman, e mi offrì un’occasione irripetibile. Sarò grato per sempre alla famiglia Sensi per l’affetto che continua a dimostrarmi. Della Roma resterò un tifoso: e dalla prossima settimana dovrà tornare a vincere…» (l’allenatore del Sassuolo Eusebio Di Francesco, che ha bloccato la Roma sull’1-1 domenica scorsa).
PAZZO «Ripensandoci oggi sono stato un pazzo a dire di no a Baggio quando ero a Parma. Come puoi rinunciare a uno come lui? Ero giovane e non avevo il coraggio di addentrarmi in una cosa che non conoscevo a sufficienza, un altro modulo. Del 4-4-2 sapevo tutto. Per parlare di tattica devi essere convinto e credibile: in ogni spogliatoio ci sono giocatori che sono pronti per fare gli allenatori. Penso a Terry, Thiago Silva, Pirlo, Xabi Alonso. Credi di dover insegnare qualcosa a Pirlo?» (Carlo Ancelotti).
ROSSA «Alla prima gara in kart correvo con una tuta rossa e ho sempre tifato per la Ferrari, anche quando Senna era alla McLaren e Piquet alla Williams. Le amicizie, il dormire in fabbrica, nella casetta di Fiorano, mi mancheranno. Il Mondiale 2008 non l’ho perso all’ultima gara, ma a Singapore, quando successero cose che non accetterò mai (la vicenda di Briatore e Piquet jr, ndr). Però non sono un pilota frustrato, ma felice» (Felipe Massa).
CASA «Per un anno non ci siamo incontrati, ognuno ha proseguito per la sua strada. Penso che questa lontananza ci abbia fatto capire tante cose l’uno dell’altra. Lui ha compreso quanto sia importante per me stare a casa, avere un equilibrio di vita e di allenamenti. E questo conferma che lui per me è molto importante, perché mi conosce perfettamente» (Federica Pellegrini parlando del suo allenatore, il francese Philippe Lucas).
FAMIGLIA «È vero, ho cambiate molte squadre in carriera, ma ho appena compiuto 25 anni e mi piacerebbe iniziare a costruire qualcosa. Vorrei sposarmi e mettere su famiglia. In estate avrei voluto firmare un biennale, ma è andata così. Ne riparleremo a fine stagione, magari con Milano. Vedremo» (Gani Lawal, centro dell’Armani Milano).