Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  novembre 09 Sabato calendario

Il Papa contro le tangenti • Ogni anno in Italia 60 miliardi di euro spariscono in bustarelle • Dell’Utri dice che i figli di Berlusconi hanno chiesto la grazia per il padre a Napolitano • Bassolino indagato desiderò la morte • Arrestato l’aguzzino che sequestrò e torturò i migranti eritrei • Standard & Poor’s declassa la Francia • Pablo Neruda non fu avvelenato Dea tangente Ieri il Papa, nella sua omelia mattutina a Santa Marta, ha pregato e invitato a pregare «perché il Signore cambi il cuore dei devoti della dea tangente» e per i loro figli, «tanti bambini e ragazzi che ricevono dai loro genitori pane sporco»

Il Papa contro le tangenti • Ogni anno in Italia 60 miliardi di euro spariscono in bustarelle • Dell’Utri dice che i figli di Berlusconi hanno chiesto la grazia per il padre a Napolitano • Bassolino indagato desiderò la morte • Arrestato l’aguzzino che sequestrò e torturò i migranti eritrei • Standard & Poor’s declassa la Francia • Pablo Neruda non fu avvelenato Dea tangente Ieri il Papa, nella sua omelia mattutina a Santa Marta, ha pregato e invitato a pregare «perché il Signore cambi il cuore dei devoti della dea tangente» e per i loro figli, «tanti bambini e ragazzi che ricevono dai loro genitori pane sporco». Bustarelle/1 Dice la Corte dei Conti che la corruzione in Italia ruba circa 60 miliardi di euro l’anno. Inoltre secondo Salvatore Nottola, della Corte dei Conti, le bustarelle fanno impennare del 40% il costo delle grandi opere. Così la Cgia di Mestre, partendo dai 233,9 miliardi di euro del programma delle infrastrutture strategiche 2013-2015, redatto dal governo Monti, ha calcolato che su questi lavori le tangenti peserebbero per 93 miliardi di euro in più, l’equivalente di quasi 6 punti di Pil, gravando su ogni cittadino italiano per 1.543 euro (Stella, CdS). Bustarelle/2 Lo studio Eurobarometer 2011, presentato nell’autunno 2012, ha accertato che nell’arco dell’anno precedente 12 italiani su 100, quasi 1 su 8, si erano sentiti rivolgere «almeno una richiesta, più o meno velata, di tangenti» (ibidem). Corruzione Numeri di Transparency, organismo internazionale che misura la percezione della corruzione nei vari Paesi: nel 1995, mentre entravano nel vivo i processi di Tangentopoli, l’Italia era al 33º posto nella classifica dei Paesi virtuosi. Dieci anni dopo al 40º, nel 2008 al 55º, nel 2009 al 63º. La discesa è stata continua, fino al 72º posto del 2012, sotto la Bosnia Erzegovina e il Ghana. Nello stesso tempo, i dati ufficiali del ministero della Giustizia dimostrano che, dal 1996 al 2006, le condanne per peculato sono scese da 608 a 210; da 1.159 a 186 quelle per corruzione; da 555 a 53 per concussione; da 1.305 a 45 per abuso d’ufficio. Uno studio di Pier Camillo Davigo e Grazia Mannozzi dimostra che anche i pochi che sono stati condannati per corruzione se la sono cavata con meno di due anni di carcere (98%), condonati (ibidem). Grazia Marcello Dell’Utri ha dichiarato ieri sera nella trasmissione “Virus” che «tutti e cinque i figli di Silvio Berlusconi, in modo compatto, hanno chiesto la grazia» al Quirinale per il padre, condannato in Cassazione a quattro anni nel processo per i diritti Mediaset. L’ex senatore del Pdl è stato smentito sia dall’avvocato del Cavaliere, Niccolò Ghedini («mai presentata la domanda, né lo faremo in futuro»), sia dalla Presidenza della Repubblica: «Al Quirinale non è arrivato nulla». Montagne Antonio Bassolino, assolto con formula piena dall’accusa di truffa nella gestione dei rifiuti in Campania, dice di aver «passato momenti molto brutti. E a volte mi sono lasciato andare a cose che non si dovevano fare. Su, in montagna. Andavo su senza guida e senza cautela, sui sentieri più pericolosi, con neve e ghiaccio. Mi avventuravo a fare cose che tre anni prima non avrei mai fatto. Andavo, andavo, e in certi momenti pensavo: potrei anche restare a riposare quassù» (Buccini, CdS). Migranti I carabinieri a Lampedusa hanno arrestato il somalo Elmi Mouhamud Muhidin, 24 anni, a capo di un’organizzazione che sequestrava i migranti eritrei in viaggio verso l’Europa. Muhidin rapì anche quelli che poi morirono al largo di Lampedusa all’inizio di ottobre (336 vittime). Insieme a suoi compari, li tenne in una casa al confine tra Sudan e Libia, torturandoli con scosse elettriche, violentando tutte le donne e uccidendo quelli che provarono a scappare. Da lì chiedeva riscatto ai parenti dei migranti, rimasti ai villaggi: 3.000 dollari il prezzo per liberarli. Rilasciati, li sequestrava di nuovo sulle coste libiche, dove chiedeva loro altri soldi per trasportarli in Sicilia: 1.600 dollari. Quando, l’altro giorno, l’hanno portato al centro di accoglienza di Lampedusa, quelli già ospitati lì hanno cercato di ammazzarlo ed è stato salvato dai carabinieri. Aveva ancora in tasca la chiave della casa tra Sudan e Libia in cui aveva recluso i migranti. Francia Standard & Poor’s ha declassato il rating della Francia: da AA+ ad AA. La situazione economica francese si sta effettivamente facendo sempre più difficile: in un anno, sono stati annunciati più di mille «piani di ristrutturazione», eufemismo usato per indicare le imprese che chiudono o tagliano (fra queste, nomi noti come Psa, Alcatel-Lucent, La Redoute, Goodyear, Michelin, Bosch). Il tasso di disoccupazione è al 10,9%, ma è previsto che nel 2014 arrivi all’11,1. La pressione fiscale è salita ai massimi storici senza che si riesca ad arrestare la crescita del debito pubblico: 90,4% del Pil quest’anno, 91,8 il prossimo. Neruda L’analisi condotta per 7 mesi sulle spoglie di Pablo Neruda da un team internazionale di esperti forensi ha escluso la presenza di elementi chimici capaci di provocare la morte del poeta. Questi, quindi, morì del cancro alla prostata di cui soffriva. Le indagini sono partite dalle parole di Manuel Araya, l’autista e amico di Neruda: disse d’aver visto un medico fare un’iniezione nello stomaco di Neruda, senza però ricomparire al capezzale con il deteriorarsi delle sue condizioni (Nicastro, CdS).