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 2013  novembre 08 Venerdì calendario

LA RABBIA DEI SENEGALESI “ANCHE NEL PARTITO C’È RAZZISMO CONTRO DI NOI”


Il vecchio circolo di via dei Mille lo hanno chiuso un anno fa per mancanza di soldi. Ma il Pd a Borgomanero rimane sempre forte, con gli iscritti in grande crescita. Pure troppo secondo qualcuno visto che per votare alle ultime primarie per il segretario provinciale di Novara, avrebbero preso la tessera all’ultimo minuto oltre sessanta senegalesi residenti in città. Va bene che tre di loro sono nella segreteria cittadina del partito e che nelle fabbriche di rubinetterie della zona i lavoratori extracomunitari sono mica pochi. Ma se nel 2009 i senegalesi censiti nel comune a Nord di Novara erano appena 205 su duemila extracomunitari in regola, c’è chi si chiede se pure qui non ci sia stata la compravendita delle tessere per «controllare» il partito.
Emiliano Marino, il candidato «renziano» sostenuto pure dai «civatiani» e travolto dallo strabiliante successo del candidato della corrente di Gianni Cuperlo, qualche sospetto ce l’ha: «Se avessi delle certezze andrei dalla polizia. Diciamo che i numeri lasciano qualche dubbio. E per un partito che fa della sua bandiera la legalità, in questi anni di berlusconismo dove sono state violate tutte le regole, diciamo che non fa bene né al Pd né alla gente quello che è successo». Quello che è successo, da qualunque parte la si guardi, o è una bieca operazione di controllo delle tessere o è attività di lobbying. Emiliano Marino da Castelletto Ticino ha un’altra idea: «Preferisco pensare che sia l’ultimo colpo di coda di una classe politica nazionale che le ha fatte tutte: da perdere con Bersani alle elezioni, governare con Berlusconi e impallinare Prodi con 101 voti. Ma sono pronto a scommettere che alla fine, quando ci saranno le primarie vere per il candidato nazionale alla segreteria, tutti quei voti convergeranno su Matteo Renzi. Ci scommetto un caffè».
L’immagine del partito bulgaro dove le tessere si comperano, cerca di demolirla davanti a un caffè al bar Bamboo il neosegretario da meno di una settimana del partito Giuseppe Milione. La tessera ce l’ha da tre anni. Guidava i giovani del Pd fino a poco fa. Sta con Cuperlo «come tutti sono sempre stati con Bersani da queste parti». Poi snocciola dati e suggestioni. Il Pd a Borgomanero ha poco meno di duecento iscritti. Il 30% sono stranieri. Alla fine sarebbero stati loro a far finire 173 contro 19, praticamente un cappotto, la corsa alla segreteria provinciale qui a Borgomanero tra il «cuperliano» Matteo Besozzi e il suo sfidante Emiliano Marino. Assicura il neosegretario cittadino Milione: «Gli extracomunitari si sono avvicinati al partito da dieci anni almeno. Sono una realtà importante. I “renziani” qui non hanno mai avuto grande seguito. Non deve stupire e non c’è nulla di male che i risultati siano stati questi».
In questa storia che è solo uno spicchio dei mal di pancia che agitano il Pd in vista dei prossimi appuntamenti nazionali, i più arrabbiati sono proprio i «senegalesi». Traore Thiecoura, tessera dal 2007, nel direttivo cittadino del partito dal 2008, in Italia dal 2000, metalmeccanico dal primo giorno, non tiene a freno il rubinetto della contropolemica: «Non è vero che siamo andati a votare solo adesso. Da anni siamo nel partito. Crediamo nel partito. Mi sa che anche nel Pd c’è una forma di razzismo contro di noi. Se poi ci riconosciamo più in alcuni politici che in altri, vuol dire che seguiamo più chi ci segue». In prima fila c’è la parlamentare Franca Biondelli che da anni si batte per dare un luogo di culto agli immigrati nella zona. Lei sarebbe per Renzi ma qui gioca con l’altra squadra: «Smettiamola di pensare di riproporre in un piccolo centro dinamiche nazionali. L’integrazione anche nel partito di quelle comunità è una realtà, nessun inghippo». Cosa a cui pensa pure Matteo Besozzi, il vincitore finito sul banco degli imputati: «Con queste regole che non abbiamo voluto noi ci sono state iscrizioni anche all’ultimo minuto. Ma basta fare attacchi di una bassezza simile. E poi, ci sono paesi qui in zona dove pure l’altro candidato ha raccolto il 120% in più degli iscritti...».