Luca De Carolis, Il Fatto Quotidiano 8/11/2013, 8 novembre 2013
I CAPIBASTONE? SONO CARNE DELLA CARNE DEL PD
[Giuseppe Fioroni]
Colpa dei capibastone? Chi vuole guidare un partito deve conoscere i territori, la sua gente. Perché sono carne della sua carne”. Giuseppe Fioroni, deputato Pd, area popolari, parla di “grave sottovalutazione” del tesseramento gonfiato. Ma non vuole che si scarichi la colpa sui dirigenti locali: “La responsabilità è dei quattro candidati, e in particolare di Renzi, quello con più chance di vittoria nelle primarie”.
Onorevole, i congressi locali sembrano divorare il Pd, come un virus.
Innanzitutto ricordo che siamo l’unico partito italiano che ha le primarie: litighiamo e ci dividiamo, ma apriamo alla partecipazione della gente come nessun altro.
Ma il caso tessere è una bella rogna.
Era prevedibile?
Avevo posto il tema delle regole sbagliate in tempi non sospetti. L’avevo detto che il tesseramento last minute si presta a degenerazioni. Ma la questione è stata gravemente sottovalutata dai quattro candidati. Dopo le prime avvisaglie, dovevano subito chiedere lo stop alle iscrizioni e norme aggiuntive.
E invece...
L’unico che chiede di fermare tutto da settimane, giustamente, è Cuperlo, che ha mostrato vero attaccamento alla sua gente.
Renzi ha accusato i comitati elettorali “per la discussione sulle false tessere”, ed è rimasto silente sino a due giorni fa.
Matteo sta sbagliando. Nessuno può dire “mi scanso”, come se questa vicenda non lo riguardasse. Il Pd è il suo partito, e lui ne fa parte a pieno titolo. Non si può girare dall’altra parte. Il suo mancato intervento è un grave errore, figlio di una logica da “noi” contro di “voi”.
Molti stanno salendo sul carro dell’ex rottamatore: anche dal Pdl.
Questo lo dice lei. Io le rispondo così: se in tanti salgono su un carro, chi lo guida deve saper tirare la “martinicchia”, ovvero il freno, come dicono dalle mie parti, nel Viterbese. Altrimenti finisce per andare a sbattere.
Secondo il responsabile organizzazione, Davide Zoggia, i candidati non hanno responsabilità in merito alle “anomalie”, perché non sanno quello che accade sul territorio. A suo dire, “è colpa di qualche ras di provincia”.
Chi si candida a segretario nazionale deve conoscere il territorio, deve amare i coordinatori di circolo, i segretari provinciali, i membri dell’assemblea, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta. Sono la sua gente, la carne della sua carne.
Ma i candidati controllano ancora i capibastone?
Magari ci fossero ancora i veri capibastone! Non esistono più.
Nei circoli se ne trovano, eccome.
Il problema viene sempre dalla mancanza di regole ben fatte. Queste regole sono state scritte assieme ai candidati: non è prova di autorevolezza e coerenza prendere le distanze da ciò che hanno condiviso.
Lei ha anche proposto un blog, infiltra ti.primarie.it , dove denunciare anomalie.
È solo una provocazione per far sì che i controlli non vengano visti come respingimenti. Il rischio è molto alto.
Ai tempi della Dc e del Pci queste cose non succedevano: lo dicono in tanti. Condivide?
A quei tempi la gente prendeva la tessera perché credeva in qualcosa. Poi, molto dopo, sceglieva qualcuno. Ora invece si punta sul leader e non più sui valori e sulle idee. I partiti stanno diventando comitati elettorali.
In diversi temono che Renzi acceleri il fenomeno.
Ho detto più volte che lui potrebbe essere un buon candidato. Ma il Pd non deve ammalarsi di berlusconite postuma, e in certi suoi discorsi rivedo il morbo. Matteo non deve tornare indietro al modello del presidente “operaio e padrone”. E deve evitare il populismo elastico di chi dice a ognuno quel che vuole sentirsi dire.
Twitter: @lucadecarolis