Massimo Gaggi, Sette 8/11/2013, 8 novembre 2013
PALLONI NELLO SPAZIO
Arizona
Il low cost ormai arriva dappertutto: anche nel turismo spaziale per milionari. Quelli che non vogliono aspettare che siano pronte per i voli commerciali le astronavi private della Virgin Galactic di Richard Branson o che non vogliono spendere 250mila dollari per un volo che sarà comunque di pochi minuti e suborbitale, adesso dispongono di un’alternativa: farsi sollevare in una navicella fin nella stratosfera da un grande pallone aerostatico. La capsula, poi, tornerà a terra appesa a un paracadute. Il progetto è della Paragon Space Development, una società di Tucson, in Arizona. I palloni pieni di elio e grandi come un campo di calcio decolleranno dallo Spaceport America, una base spaziale privata sperimentale già costruita nel New Mexico con l’aiuto finanziario dello Stato. Solleveranno una navetta pressurizzata e piena di vetrate fino a una quota di 33 chilometri: certo, non la si può definire una vera missione spaziale, ma è pur sempre un’avventura nella stratosfera, nel buio assoluto. Abbastanza lontani dalla Terra da poterne vedere la curvatura. Ed è a prezzi di saldo, rispetto alle tariffe della Virgin Galactic: “appena” 75 mila dollari. Voli sperimentali l’anno prossimo, prime missioni commerciali a partire dal 2016.