Valentina Montervino, Il Venerdì 8/11/2013, 8 novembre 2013
IN ZONA WALL STREET ANCHE L’HAMBURGER SI VENDE A QUOTAZIONE
Al 256 della 3rd Avenue, a Manhattan, a due passi da Wall Street, è nato l’Exchange Bar&Grill, un pub che proprio dalla Borsa newyorkese prende ispirazione: qui infatti si può tare trading con hamburger, french fries e birre, proprio come nella nella vicina City. In altre parole: i prezzi delle consumazioni variano in base alla legge della domanda e dell’offerta. Quel cocktail è poco richiesto? Le patate grigliate oggi non sono il piatto forte? Allora il prezzo cala. Anche di diversi dollari al minuto. Discorso inverso per i piatti e le bevande più gettonate: il loro prezzo varia al rialzo (di circa 25 centesimi) a ogni nuova ordinazione. Un display con le quotazioni in tempo reale suggerirà quale consumazione è un «buon affare» in quel momento.
Un esempio? Il prezzo di un piatto di ali di pollo di solito si aggira intorno ai sette dollari (circa 5 euro), ma essendo tra le pietanze più ambite del locale, nell’arco di dieci minuti il prezzo schizza ben oltre i dieci dollari e bisognerà aspettare che cali di nuovo e essere rapidi nell’ordinazione per cogliere il momento di market cap migliore. «Se riuscite a pagare un piatto e una bevanda meno di 10 dollari, sarà il caso di darvi alla finanza, potrebbe risultare la scelta della vostra vita» consigliano Levent Cakar e Damon Bae, i gestori, che alla domanda su come funzioni di preciso il meccanismo, spiegano che «l’algoritmo con cui vengono determinati i prezzi è segreto, talmente segreto che neanche noi lo conosciamo. E stato creato dalla persona che ha scritto il software, e non ha voluto rivelarlo neppure a noi». Per evitare il rischio di insider trading da bancone. Evidentemente.