Claudia La Via, Avvenire 8/11/2013, 8 novembre 2013
TWITTER, LA STORIA
Ha sette anni di vita ma, per certi versi, ne dimostra molti di più: oggi Twitter è un impero da 17 miliardi di dollari ed è considerato uno dei più importanti social network al mondo. La paternità dell’idea è stata sempre attribuita a Jack Dorsery, 37 anni il prossimo 19 novembre, ma in realtà la storia del sito dell’uccellino è ben più complessa.
Twitter è nato infatti nel 2006 dalle ceneri di Odeo, una tecnologia permetteva di convertire in mp3 il contenuto delle telefonate: un’idea che ebbe un discreto successo fino a quando, nel 2005, Apple incluse il podcasting nei suoi iPod facendo perdere valore e utilità a quel progetto iniziale. A bordo di Odeo c’erano Evan Williams e Biz Stone, due ex dipendenti di Google e un altro giovane, Noah Glass, che figurava allora come co-fondatore del nuovo progetto Twitter ma che poi finì misteriosamente nell’ombra. In seguito vennero assunti nuovi dipendenti fra i quali il web designer Jack Dorsey, che prese in mano le redini del progetto. Il primo ’tweet’ è del 21 marzo 2006, e ad accorgersi del social network fu il blog TechCrunch perché qualcuno a San Francisco lo aveva utilizzato per dare notizia di un terremoto. Da quel momento, e in un solo anno, la piattaforma ha triplicato la mole di cinguettii passando da 20mila a più di 60mila al giorno. Nel 2009 ha documentato la rivolta in Iran e poi la Primavera araba. Attraverso i suoi micromessaggi da 140 caratteri gli utenti hanno fatto la cronaca della tragedia di Haiti e della cattura di Osama ben Laden. E non ci sono personaggi pubblici che non abbiano oggi un profilo attivo sul social.