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 2013  novembre 07 Giovedì calendario

SPOSETTI AL PD: «CON QUESTE REGOLE VOTANO TUTTI, ANCHE I PEDOFILI»


«Anche un delinquente. Anche un evasore fiscale, un truffatore, un violentatore di minorenni. Con queste regole può votare il primo che passa. Tutti possono votare: con due euro e con queste regole anche persone di questo tipo se lo possono permettere. Sono le regole che sono sbagliate. Un congresso si deve avere con una base certa, definita tre mesi prima che inizi. Non puoi essere lì la mattina. È la degenerazione della politica italiana, la degenerazione degli apparati. Se ci fossero stati gli apparati, queste cose non sarebbero successe». Non usa mezzi termini il senatore Pd Ugo Sposetti, intervistato da Klaus Davi. «Chi si avvantaggia di più di questo caos - prosegue - è Renzi. Molti di quelli che con le scialuppe hanno attraversato lo Stretto di Messina e sono passati alla corte di Renzi, per essere accolti si sono presentati subito dopo con pacchetti di tessere. Sono disgustato per le manifestazioni davanti alle sezioni del nostro partito. Non volevo finire la mia esperienza politica così. Mi riferisco alle scene di extracomunitari o gente che non sanno nulla del nostro Pd. Gli iscritti vanno rispettati. Provo un profondo disgusto per il caos».
Sull’andamento del congresso Sposetti aggiunge: «Cuperlo è in testa fra gli iscritti, nonostante la vergogna delle tessere false. Cuperlo è cresciuto molto nel consenso e nell’apprezzamento, quindi ha un giudizio positivo da parte degli iscritti e dell’opinione pubblica. È stato molto apprezzato, è determinato ed è sicuramente una delle persone più colte che il partito ha». «Io lavoro per far perdere Renzi - aggiunge Sposetti - perché non ha mai detto che partito vuole, cosa vuole fare. Non faccio previsioni su chi vincerà. Il primo giro è andato bene, meglio del previsto. Poi l’8 dicembre è una lotteria, non è una cosa seria».
Immediate e inevitabili le reazioni dei renziani. «Desta preoccupazione che un dirigente del Pd come Sposetti possa aver definito in modo così pesante gli iscritti. Se si vuole trasformare il congresso in una rissa da saloon, noi non ci stiamo», dicono i senatori Stefano Collina, Isabella De Monte e Rosa Maria Di Giorgi. «Le primarie sono la nostra grande occasione - sottolineano - il Pd deve aprirsi e rinnovarsi profondamente. Chi offende in modo così pesante si mette fuori da un percorso partecipato, a prescindere dalle scelte individuali per i singoli candidati che si devono confrontare in un clima sereno e civile», concludono i senatori. «Le affermazioni di Sposetti si spiegano solo con una uscita di senno. Tanta è la paura di Renzi, che anche un politico navigato come lui non trova niente di meglio che picconare la credibilità del Pd - tuona il senatore Andrea Marcucci - Offendere gli elettori e gli iscritti non rientra nello stile del partito. Sposetti ne tragga le dovute conseguenze, e rientri nel pieno delle sue facoltà».
Ivan Cimmarusti