Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Un’inchiesta per omicidio colposo alla Olivetti di Ivrea • Berlusconi paragona i suoi figli agli ebrei perseguitati da Hitler • Priebke sepolto nel cimitero di un carcere • Arafat è stato avvelenato • Sfida per il titolo mondiale di scacchi • Attentati in Cina • Gian Carlo Caselli lascia Magistratura Democratica • Come ha votato l’Italia • Poco presenti al Senato i nuovi senatori a vita • Quanto lavorano le donne italiane • Scarichiamo app inutili Olivetti La Procura ha aperto un’inchiesta sulla Olivetti di Ivrea. Motivo: tra il 2003 e quest’anno 20 persone sono morte di mesotelioma pleurico, causato dall’esposizione all’amianto. Tra gli indagati Carlo De Benedetti, presidente dell’azienda dal 1978 al 1996 e suo fratello Franco, allora vicepresidente e amministratore delegato. Nella lista anche il nome di Corrado Passera: il banchiere ed ex ministro del governo Monti era stato co-amministratore delegato tra il 1992 e il 1996. L’accusa per tutti è omicidio colposo e lesioni colpose plurime. Il sospetto è che non fossero state adottate le contromisure necessarie per evitare che gli operai venissero a contatto con le fibre di amianto. Hitler Silvio Berlusconi, parlando con Bruno Vespa: «I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso». Priebke “Repubblica” scrive che Erich Priebke è stato sepolto nel cimitero di un carcere. «Il direttore del carcere, convocato a Roma per sapere che avrebbe dovuto ricevere l’ospite più indesiderato d’Italia, è ripartito col vincolo del segreto, i cinque detenuti che hanno risistemato la strada bianca che porta al cimitero, hanno raddrizzato per quanto potevano le croci sulle tombe dimenticate, hanno tagliato le erbacce, non sanno ancora oggi perché lo hanno fatto. Nemmeno le guardie conoscono il nome dell’ultimo arrivato, e naturalmente non lo sa il sindaco, il presidente della Regione, la comunità cittadina» (Ezio Mauro). Arafat Gli specialisti di fama internazionale che a Losanna hanno analizzato i resti di Yasser Arafat sono abbastanza sicuri: il leader dell’Olp fu avvelenato la sera del 12 ottobre 2004 con il polonio 210. Gli esami hanno rivelato concentrazioni di polonio-210 di almeno 18 volte superiori alla media, una quantità in grado di uccidere. I servizi segreti palestinesi sono sicuri che c’è stato un traditore tra le persone più vicine ad Arafat. Una volta al giorno i suoi bodyguard andavano in un popolare ristorante di Ramallah a prendere l’unico pasto che consumava durante la giornata. Il polonio-210 era probabilmente contenuto nel kebab o nella frutta che Arafat mangiò la sera del 12 ottobre 2004; quattro ore più tardi iniziarono i primi sintomi (vertigini, vomito, nausea) di quella che fu scambiata per influenza. Lo portarono a Parigi, dove morì l’11 novembre del 2004, all’ospedale militare di Percy. Scacchi Fino al 26 novembre a Chennai, in India, si giocheranno le 12 partite a scacchi tra l’indiano Viswanathan Anand (43 anni) e il norvegese Magnus Carlsen (22 anni) per stabilire il nuovo campione del mondo. Il detentore del titolo è l’indiano, in carica dal 2008. Gli allibratori quotano 1 a 5 la vittoria di Carlsen. Temendo intossicazioni, si è fatto accompagnare da due cuochi norvegesi che prepareranno i suoi pasti (Maurensig, CdS). Bombe In Cina, a Taiyuan, poco prima delle 8, una serie di bombe artigianali è scoppiata vicino alla sede regionale del partito comunista. Gli scoppi, secondo i media di Stato, hanno causato un morto e otto feriti, di cui uno grave. Decine le auto danneggiate da biglie d’acciaio inserite negli ordigni, azionati da circuiti elettronici. Nel fine settimana, nella via che conduce agli uffici dei funzionari del partito, luogo dell’attentato, si era svolta la manifestazione di duecento lavoratori licenziati, dispersi con la forza. Caselli Gian Carlo Caselli ha lasciato Magistratura Democratica scandalizzato dall’agenda 2014 di Md, chiamata AgeMda. Qui infatti è pubblicato un brano dello scrittore ex rivoluzionario Erri De Luca. Un testo dove si sostiene che il terrorismo è stato contrastato con i «tribunali speciali» e «condanne sommarie costruite sopra reati associativi che non avevano bisogno di accertare responsabilità individuali»; i militanti delle bande armate derivavano da «una generazione politica appassionata di giustizia», e produssero «azioni micidiali e clamorose, ma senza futuro», nonché «migliaia di detenuti politici». Voti Dal Rapporto sul comportamento e le motivazioni degli elettori (Il Mulino). Alle ultime elezioni il 44,6% dei ragazzi tra 18 e 24 anni ha votato M5S. Nella stessa fascia d’età il Pd raccoglie il 16,6%. Tra i disoccupati in cerca di prima occupazione il Pd è battuto anche dal Pdl. Nella generazione di chi è diventato maggiorenne intorno al 1968, invece, il Pd vince: 29,3% dei voti. L’88% di chi ha votato Pdl stima Berlusconi, chi invece ha lasciato il partito lo ha fatto proprio perché giudica negativamente il Cavaliere. Il 50% degli elettori ha cambiato partito, ma soltanto il 3% ha passato le linee tra le due aree principali. Il Pdl ha subito «un crollo eccezionale», 15 punti percentuali, più di sei milioni di voti. Il Pd ha perso tre milioni di voti: resta di gran lunga il primo partito tra i pensionati, tra gli impiegati esecutivi (con una percentuale addirittura del 41,4%), ma perde il primato tra gli insegnanti (20,5%) e soprattutto - il dato è clamoroso - tra gli operai: il 29,2% di loro ha votato per i Cinque Stelle, il 28,6% per il Pdl e appena il 21,5% per il Pd. Il partito di Berlusconi è di gran lunga il più votato (38,3%) tra chi ha soltanto la licenza elementare e pochissimo (11,8%) tra chi ha una laurea (Martini, Sta). Senatori a vita Un ordine del giorno targato M5S e approvato dal Senato ha chiesto di legare la diaria dei senatori a vita alla loro presenza in Aula. Secondo i dati, riportati dal sito di Palazzo Madama sulle partecipazioni alle votazioni elettroniche, le percentuali non sono incoraggianti: Claudio Abbado e Renzo Piano 0%, Carlo Rubbia 0,87%, Elena Cattaneo 17,85% (Ciriaco, Rep). Lavoro La donna italiana in una settimana svolge circa 22 ore di lavoro retribuito fuori casa e 36 di lavoro domestico (32 ore è la media femminile dei paesi Ocse). Gli uomini italiani svolgono in media 14 ore di lavoro domestico, 22 in meno rispetto alle loro compagne, 7 in meno rispetto alla media Ocse. Le italiane sono in testa alla classifica (che comprende 25 dei 34 Paesi Ocse più Cina, India e Sudafrica) sia per le ore di lavoro totali che svolgono ogni settimana in più rispetto agli uomini (11), sia per quelle di lavoro domestico. All’ultimo posto le danesi e le svedesi che svolgono circa 28 ore a settimana di lavoro domestico, ma i loro compagni se ne sobbarcano 24-25 (Amato, Rep). App Il 94% delle app gratuite sono scaricate e poi cancellate. Il numero medio di applicazioni che resistono su telefoni o tablet, secondo una ricerca condotta dalla società Human Highway, è pari a 24. Di queste, quelle effettivamente usate sono una media di 7, le irrinunciabili non sono più di 2 o 3. La preferita dagli italiani è Whatsapp. Le app riguardanti il meteo conquistano il 15%. Instagram è scaricato dall’8% mentre per il 7% sono indispensabili navigatori e mappe. Le ultime tre in classifica, comunque utili, sono Twitter (6%), Shazam (6%) e Skype (5%) (Scalise, Rep).