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 2013  novembre 06 Mercoledì calendario

NIKO ROMITO, È ORA DELLA TERZA STELLA


Siamo arrivati a otto. Al piccolo drappello dei tre stelle Michelin in Italia da ieri si è aggiunto il Ristorante Reale di Castel di Sangro. Nell’edizione 2014 della celebre “rossa”, l’unica guida in grado di smuovere i fatturati di ristoranti e alberghi, è stato “coronato” Niko Romito. Il giovane chef abruzzese, non ancora quarantenne, ha raggiunto il prestigioso traguardo rimanendo fedele alla propria filosofia gastronomica e, soprattutto, al proprio territorio. «Quando ho ricevuto la prima stella è stato un rincorrersi di proposte – racconta – tanti mi chiedevano di fare il salto, trasferirmi in qualche grande città. Con mia sorella Cristiana abbiamo invece deciso di rimanere a casa e da qui tentare di realizzare un ambizioso progetto a 360 gradi sul cibo». Spostandosi solo di pochi chilometri, da Rivisondoli a Castel di Sangro, splendido borgo medioevale arroccato sulla Maiella. Qui nel monastero cinquecentesco ha trovato posto il ristorante gourmet di soli sei tavoli e accanto è sorta in accordo con l’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo una scuola di formazione per giovani chef. A giorni decollerà un’impegnativa iniziativa digitale, per portare nel mondo i piatti della tradizione.
Qualcosa di molto concreto. Non fumosi discorsi sull’importanza delle materie prime o sul “pensiero” che sta dietro al piatto, ma video didattici, una guida passo per passo per replicare ai fornelli di casa propria il vero cibo made in Italy. Un progetto per il quale Romito ha trovato il partner perfetto nel Pastificio Garofalo, già molto attivo sul web. “Unforketable” verrà lanciato a novembre in Italia e in gennaio nel resto del mondo, che poi è la vera destinazione finale: «Vogliamo far conoscere all’estero l’autentica cucina italiana, in maniera semplice e diretta». Una buona risposta al falso made in Italy che spopola sui mercati stranieri.
Grande la sua emozione ieri sul palco, accanto al direttore internazionale delle Guide Michelin, Michael Ellis. Sergio Lovrinovich, nuovo responsabile della guida italiana (che è la seconda al mondo per numero di stelle assegnate, 329) ha scelto l’anonimato, come gli ispettori sguinzagliati dall’azienda produttrice di pneumatici a provare alberghi e ristoranti, e ieri ha portato il suo saluto in un video, ripreso rigorosamente di spalle. «Essere anonimi, indipendenti e pagare sempre il conto», questa, secondo Ellis, la forza della “rossa” che da 59 anni guida le aspirazioni degli chef e consiglia i clienti.
Oltre a Romito sono stati premiati con la prima stella 29 ristoranti e sono saliti a 40 i due stelle, grazie alla “promozione” di Enrico Bartolini del Devero di Cavenago, Vincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla e Stefano Balocco di Villa Feltrinelli a Gargnano. Quest’anno la Michelin ha incrementato le segnalazioni dei locali abbordabili, segnalando 940 ristoranti che offrono un pasto a meno di 25 euro, il 30% in più rispetto all’edizione precedente.