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 2013  novembre 05 Martedì calendario

BASTA UNA FIRMA PER SCOPRIRE LE VERITÀ NASCOSTE DEI VIP


Francesco o Franciscus e non Papa Francesco. È il primo elemento «che colpisce nella firma del Pontefice, che ha omesso la parola Papa, segno di grande umiltà», spiega l’esperta,Candida Livatino,perito grafologo, specializzata in analisi della scrittura, dei disegni dell’età evolutiva e valutazione grafologica finalizzata alla selezione del personale e giornalista. Candida Livatino ha dato alle stampe il suo secondo libro sui diversi modi di scrivere. Le sfumature della scrittura , edito da Sperling & Kupfer (175 pagine, 17 euro), prefazione di Paolo Del Debbio. Il suo precedente lavoro, I segreti della scrittura. Conosci te stesso e gli altri con la grafologia è stato un successone. Candida Livatino presta la sua professionalità ai più importanti rotocalchi di informazione, tra i quali, Mattino Cinque e Domenica Cinque e i tg di Mediaset.
«Quando il Santo Padre si firma Francesco è come se volesse dire, sono Francesco, il Vescovo di Roma. Si tratta di un modo umile di accettare il suo ruolo di Pontefice» spiega Candida. «Un altro segno evidente è il calibro piccolo. Significa che è molto sensibile, oltre a essere dotato di un grande intuito. Si osservi ora il grande spazio che intercorre tra una parola e l’altra ( largo tra parole): indica che il Santo Padre ha un forte senso critico verso se stesso »scrive l’esperta.
Nell’epoca degli sms e delle email «la scrittura a mano, unica e irripetibile è ancora un’alleata preziosa per scoprire qualcosa di più su chi ci sta accanto e approfondire la conoscenza di noi stessi» spiega l’autrice. «Non c’è nulla da fare: è inutile nascondersi. Attraverso lo studio della grafia emergono proprio tutte le debolezze, vizi compresi. Così, analizzando attentamente l’insieme dei segni, si possono svelare anche i segreti più nascosti della personalità» dice Livatino. Per esempio si può capire «in quale dei sette vizi capitali ci si sta imbattendo: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia o accidia» racconta l’esperta. Nel suo secondo lavoro, la grafologa al servizio anche di uffici giudiziari di mezza Italia, ci spiega come riconoscere i tratti salienti di ogni indole esaminando i segni grafologici. La macchina della verità (la scrittura), ad esempio ha rivelato che la bella attrice Elena Sofia Ricci «colpisce per la dimensione ridotta delle lettere, ovvero il calibro piccolo», spiega Candida Livatino. «Questo segno è correlato al sentimento che si ha del proprio Io, ovvero rappresenta la percezione che ognuno ha di sé. Elena Sofia sa di essere una persona riservata, sensibile, attenta agli altri» scrive la nostra grafologa. Mentre «Gigi Proietti èun vero e proprio mattatore che si pone al centro della scena anche quando scrive, si faccia attenzione a come occupa il foglio: un grande spazio sopra e sotto e lo scritto al centro» dice la Livatino. A Proietti «non basta mettersi al centro del palcoscenico, vuole anche tenere ogni cosa sotto controllo».
«La sua firma evidenzia una grande vitalità e forza, dati dalla pressione forte. Questa caratteristica lo aiuta a superare le difficoltà. Vuole fare tutto in fretta e bene, senza commettere errori ». L’esaminato in questione è l’uomo più potente della Terra: Barack Obama.Anzi:«BarackObama ». Chissà se questa «forza» sarà sufficiente per superare lo scandalo del Datagate. Secondo l’esperta Livatino le iniziali del nome e del cognome impresse sul foglio con forte pressione «denotano un rapporto conflittuale vissuto con la figura paterna, una figura che, nonostante sia stata assente, inconsciamente cerca».
Per dirla alla Paolo Del Debbio che ha scritto la prefazione de Le sfumature della scrittura , non è vero che «l’abito non fa il monaco.Lo fa eccome».L’abito nella fattispecie è la scrittura. «La grafia è come un vestito, che indossiamo quando vogliamo comunicare con gli altri per iscritto». Anche se si tratta di «un abito un po’ malandrino perché non sempre decidiamo di indossarlo consapevolmente ».
carminespadafora@gmail.com