Gigi Di Fiore, Il Messaggero 4/11/2013, 4 novembre 2013
PER IL FAVORITO A SINDACO DI NEW YORK FESTA CON DIRETTA A SANT’AGATA DEI GOTI
IL REPORTAGE
SANT’AGATA DEI GOTI Il bar «Goti» in via Roma è una specie di tana spontanea degli ultras. Un caffè, un aperitivo, e decine di ragazze e ragazzi che avranno massimo 30 anni sventolano il loro tifo per «Bill sindaco». Un americano con sangue sannita. Un figlio di questa terra, che domani potrebbe diventare il primo cittadino di New York. Sarebbe il terzo italo-americano, dopo Fiorello La Guardia e Rudolph Giuliani, a centrare l’impresa. E qui, nel grazioso paese storico tra i «borghi più belli d’Italia», è tutto un rivendicare quel legame, in un risveglio di identità. Via Roma, ma anche viale Vittorio Emanuele III o piazza Sant’Angelo sono tappezzate di volantini duplicati da quello originale stampato a New York: «Bill de Blasio for mayor», si legge su sfondo rosso e scritta bianca. Quasi un richiamo ai colori dello stemma comunale. Ne hanno riprodotti 300 e sono davvero ovunque: nella storica gelateria «Normanno», dietro il bancone del bar «Antea’s», all’ingresso del ristorante «Antico Borgo».
«Siamo tutti orgogliosi del nostro, possiamo dire, concittadino - dice il sindaco Carmine Valentino, Pd - Abbiamo voluto che la sede comunale fosse riferimento per l’appoggio e il seguito di quest’evento che, per noi, è davvero storico». Bill è il nipote di «zio Giovanni». Il nonno partì per gli Stati Uniti negli anni ’20 del secolo scorso. In piroscafo, come si usava. Nelle mani, l’abilità del sarto di qualità, l’inventiva del disegnatore di moda, l’intraprendenza imprenditoriale che lo portò ad avere una settantina di dipendenti. Quella fabbrica restò aperta fino alla morte della mamma del candidato sindaco. «Bill è mio cugino di secondo grado. La sorella di mio padre sposò il fratello di sua mamma - spiega l’ex sindaco e avvocato Arturo Mongillo -. Con mio fratello, siamo stati tra gli animatori di quest’entusiasmo. L’amministrazione comunale si è subito associata». Sul balcone dello storico palazzo San Francesco dallo stupendo portale bianco di marmo, sede municipale, campeggia lo striscione rosso e bianco, con foto di De Blasio e la scritta «un santagatese sindaco di New York». Poco sopra, ci sono due bandiere italiane e quella europea. Di striscioni uguali, ne sono stati realizzati quattro. Due li ha voluti l’amministrazione comunale: il secondo è fuori l’ex palazzo del Banco di Napoli in via Asilo Infantile, oggi di proprietà del Comune. Proprio qui, c’è la sala dell’ex cinema Italia. E proprio qui, domani notte, ci sarà la diretta con lo spoglio delle elezioni newyorkesi. Collegamento via Internet con Monica, la ragazza dello staff di De Blasio delegata a seguire la realtà italiana. In sala ci sono 200 posti a sedere. Per il numero di persone che ha già annunciato che ci sarà, si prevede il pienone. Spoglio sullo schermo grande, poi ognuno porterà qualche cosa da mangiare da casa e vino a volontà. Soprattutto Falanghina locale, che è doc ed è la preferita di Bill.
«Mio cugino è stato tre volte in Italia - dice ancora Arturo Mongillo -. L’ultima tre anni fa, rimase sette giorni dormendo al Vesuvio di Napoli. Ha visitato la costiera, la reggia di Caserta. È tifosissimo del Napoli e orgoglioso della sua origine campana. Ci crede? È un appassionato di storia borbonica, che è parte della storia della sua terra». Il padre di Bill era tra le truppe americane che sbarcarono ad Anzio. Gli costò la perdita delle due gambe. Lui, in omaggio all’Italia, ha chiamato i suoi figli Dante e Chiara, in ricordo della basilica napoletana. Annuncia il sindaco Carmine Valentino: «Gli conferiremo la cittadinanza onoraria». «De Blasio, De Blasio», urla un gruppetto di ragazzi che ascolta poco distante. Sant’Agata vuole fare le cose in grande e domani notte sono previsti i fuochi d’artificio.