Carlo Bertini, La Stampa 4/11/2013, 4 novembre 2013
ONOREVOLI JAZZ STA PER NASCERE L’ORCHESTRA DA CAMERA
E’ risaputo che ci sono i parlamentari maratoneti, che se ne vanno a sgambettare in gruppo fino a New York, così come gli onorevoli calciatori, con tanto di nazionale allenata da De Sisti e fan club dedicati alle prime in classifica. Meno risaputo invece che ci sono anche i parlamentari musici e che una formazione bipartisan sta cominciando ad esercitarsi - «fuori dagli orari di lavoro per carità» - su un repertorio che ben si adatta a stucchi, boiseries e lampade liberty del palazzo restaurato un secolo fa da Ernesto Basile. Sta per nascere infatti «l’Orchestra da Camera». Un ensemble proprio Made in Montecitorio, formato da due violinisti del Pd, diplomati al conservatorio di Firenze e di Vicenza, il renziano Dario Nardella e il ventiseienne Filippo Crimí, e da un pianista del Pdl, il penalista Francesco Paolo Sisto, amante del blues, del jazz ma anche di sonorità classiche. È su quelle che i tre vogliono cimentarsi, magari allargando la compagine con altri musicisti, da cercare però tra le fila degli ex parlamentari, visto che solisti di musica da camera sembrano scarseggiare tra le nuove leve. I tre - comunque vada l’opera di scouting - contano di esibirsi ai primi di gennaio in uno dei saloni di Montecitorio ancora da individuare.
Birra e infanzia
«Ancora una volta si usa l’agricoltura come bancomat», protesta in aula il parlamentare del Pdl, Paolo Russo, durante la discussione per la conversione del decreto Istruzione, che ha portato ad un aumento delle accise su birra e alcol contrastato da tutti i produttori del settore. E’ solo uno dei tanti esempi di quanto sta avvenendo nelle commissioni e in Parlamento a causa di una coperta troppo corta con cui il governo è costretto a fare i conti. Una coperta talmente corta da creare situazioni paradossali: a fronte degli sforzi fatti per finanziare l’Istruzione, nella legge di stabilità è stato invece inserito un taglio di 10 milioni al Fondo per l’Infanzia. Un taglio del 25% della dotazione annuale contro il quale si sono scagliati tutti i partiti che stanno preparando un emendamento bipartisan ad hoc nella commissione bicamerale guidata dalla Brambilla.