www.cinquantamila.it/fiordafiore 4/11/2013, 4 novembre 2013
Quanti risparmi riformando le Province • Il ministro Giovannini difende i bonus per le assunzioni dei giovani • Letta non vuole le dimissioni della Cancellieri • Quando Anna Magnani saltò addosso a Marlon Brando • La morte misteriosa di una ragazza a Roma • Tutankhamon fu investito • Millecinquecento capolavori nascosti in una casa di Monaco • Si torna nei musei Province Eliminando i soli apparati politici delle Province, secondo un calcolo del ministero degli Affari regionali, si risparmierebbero i soldi necessari a creare 11
Quanti risparmi riformando le Province • Il ministro Giovannini difende i bonus per le assunzioni dei giovani • Letta non vuole le dimissioni della Cancellieri • Quando Anna Magnani saltò addosso a Marlon Brando • La morte misteriosa di una ragazza a Roma • Tutankhamon fu investito • Millecinquecento capolavori nascosti in una casa di Monaco • Si torna nei musei Province Eliminando i soli apparati politici delle Province, secondo un calcolo del ministero degli Affari regionali, si risparmierebbero i soldi necessari a creare 11.500 nuovi posti negli asili nido. L’università Bocconi calcola che per le sole indennità degli oltre 4.200 politici provinciali si spendono 113 milioni e 630mila euro. Le spese correnti amministrative delle Province ammontano a 2,3 miliardi. Di questi si potrebbero tagliare un miliardo e 335 milioni, considerando che il costo del personale, pari al 43% del totale, non verrebbe toccato: i dipendenti resterebbero in carico alla Provincia, trasformata in organismo non più elettivo con funzioni ridotte, o passerebbero ad altri enti. L’analisi condotta dalla Sose (Soluzioni per il sistema economico), società di consulenza e servizi controllata dal ministero dell’Economia e dalla Banca d’Italia, nel 2012 ha stimato per la spesa di beni e servizi delle Province un tasso di inefficienza pari al 31,44%, calcolando un risparmio possibile di 2 miliardi 612 milioni di euro a fronte di una massa di risorse pari a 8 miliardi 297 milioni. Dalle sole spese per gli organi istituzionali, le consulenze, le collaborazioni si potrebbero recuperare oltre 553 milioni, considerando un’inefficienza addirittura superiore, pari, in questi campi, al 55,36% (Rizzo, CdS). Bonus Enrico Giovannini, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ha scritto al CdS per precisare alcuni dati sui bonus per le assunzioni ai giovani (vedi Fior da fiore di ieri): «Il primo ottobre l’Inps ha messo a disposizione delle imprese l’applicazione web per inviare le domande relative ad assunzioni avvenute a partire dal 7 agosto 2013 o che avverranno entro il 30 giugno 2015. Nel giro di 24 ore sono arrivate circa 6.000 domande, un dato positivo, in linea con l’interesse per lo strumento che l’Inps aveva correttamente intuito nei giorni precedenti dai contatti avuti con tantissime imprese. A fine ottobre le domande sono risultate circa 14.000 (di cui 5.300 nelle regioni del Mezzogiorno), un valore che, se estrapolato ai prossimi 20 mesi di vigenza dell’incentivo, appare del tutto coerente con le circa 100.000 assunzioni complessivamente finanziabili con gli 800 milioni stanziati per il triennio 2013-2015. Tra l’altro, immagino che se fossero già pervenute 100.000 domande qualcuno avrebbe detto che l’incentivo era eccessivo e che stavamo “sprecando” i soldi pubblici. La ripresa del clima di fiducia di famiglie e imprese, l’aumento delle ore lavorate pro-capite, un minor ricorso alla cassa integrazione ordinaria, l’aumento della produzione in alcuni settori manifatturieri e nelle costruzioni sono tutti segnali positivi. Ma dedurre da questi che migliaia e migliaia di imprese vogliano in questo momento “buttarsi” sugli incentivi (i cui limiti sono ben noti, specialmente in una fase recessiva, il che non ha impedito a gran parte dei Paesi europei di usarli anche in questi mesi) sarebbe un errore che il Governo non ha certamente fatto. Per questo, accanto agli incentivi per l’assunzione dei giovani, dei disoccupati di tutte le età, delle donne, degli ultracinquantenni, dei disabili, il D.L. 76 ha previsto altri strumenti (come un uso più flessibile del lavoro a tempo determinato previa intesa tra le parti sociali) proprio per andare incontro a quelle imprese ancora impossibilitate a investire su contratti a tempo indeterminato. Per non parlare dell’allargamento delle opportunità per avviare nuove imprese a costi ridotti e delle decine di migliaia di tirocini retribuiti per giovani del Mezzogiorno, o delle iniziative della cosiddetta “Garanzia Giovani”». Cancellieri Per due volte il ministro Cancellieri ha offerto le proprie dimissioni a Enrico Letta che, in entrambi casi, le ha rinnovato piena fiducia. L’ultimo colloquio è avvenuto sabato. Naso L’incontro tra Marlon Brando e Anna Magnani sul set di Pelle di serpente non fu semplice. Gli gridava di essere «un uomo volgarissimo e un grosso cafone», in realtà le piaceva moltissimo. Un pomeriggio gli saltò addosso. «Cominciò a baciarmi con passione - disse Brando -. Mi sentii in dovere di restituire i baci, ma appena tentavo di sottrarmi lei si stringeva ancor di più. Per staccarla, l’afferrai per il naso e cominciai a strizzarlo con tutte le mie forze» (Manin, CdS). Fratture È un mistero la morte di Simona Riso, ventottenne trovata agonizzante, con la maglietta sporca di vomito e sollevata sopra la pancia, mercoledì mattina alle 7 nel cortile condominiale della sua abitazione romana in via Urbisaglia, a San Giovanni. Portata all’ospedale, prima di morire ha detto di essere stata violentata. La ragazza era in contatto con uno psichiatra del San Camillo: quattro anni fa aveva passato un brutto momento, tra depressione e anoressia, e aveva tentato due volte il suicidio. In casa sua sono stati trovati ricette e medicinali, mentre la frattura del bacino, dello sterno e la costola rotta che ha provocato la perforazione del polmone e l’insufficienza respiratoria (causa della morte) sono compatibili con l’impatto dovuto alla caduta dal terzo piano. Nessun elemento fa pensare a una colluttazione con un aggressore: non ci sono lesioni, ecchimosi, né frammenti di pelle sotto le unghie della vittima. I medici ginecologi , dopo una visita, hanno escluso l’ipotesi di stupro. Dall’analisi del cellulare si è visto che la ragazza ha ricevuto una telefonata alle 4.30 del mattino: era la consueta sveglia, da quando lavorava come receptionist in un albergo. Poi l’ha chiamata la mamma per aiutarla ad alzarsi. Alle 4.41 si è connessa su WhatsApp, poi più niente fino a quando, alle 7, è stata trovata agonizzante in giardino. L’avvocato della famiglia della ragazza non ha dubbi: «Si è tratta di un delitto passionale a opera di un conoscente». Tutankhamon Ultima teoria sulla morte di Tutankhamon: venne travolto da un carro trainato al galoppo da due cavalli mentre si trovava inginocchiato a terra. Quindi probabilmente cadde da un carro e fu investito da un altro che seguiva a breve distanza e grande velocità. Altre teorie: avvelenamento, malaria, necrosi per frattura a un femore, bastonata alla base del collo (Sta). Quadri In un vecchio appartamento di Monaco sono stati trovati 1.500 capolavori (di Matisse, Picasso, Renoir, Chagall, Klee, Kokoschka eccetera), per un valore di almeno un miliardo di euro. Il tesoro era in casa di un ottantenne, Cornelius Gurlitt, figlio dello storico d’arte Hildebrand Gurlitt, molto noto e rispettato negli anni Trenta. Le opere appartenevano agli ebrei, ai quali furono tolte mentre cercavano di salvarsi da Hitler: dopo la guerra lo studioso disse che erano andate tutte distrutte per colpa dei bombardamenti. Invece erano in casa sua. Sono state scoperte circa tre anni fa, quando il figlio fu sorpreso su un treno diretto in Svizzera con parecchio contante in tasca: ai controlli risultò non aver mai lavorato. Quando andarono a vedere in casa sua, trovarono il tesoro che ora è allo studio di esperti d’arte che stanno cercando di risalire ai legittimi proprietari. Musei Nei primi 8 mesi del 2013 i visitatori nei musei statali sono aumentati dello 0,15%. In cifre assolute, si sono recate ai musei 24 milioni e 416mila persone. L’anno scorso il calo fu del 5,7% e l’intero comparto cultura - tra cinema, teatro e concerti - era andato ancora peggio con un -8%. L’aumento degli incassi dei biglietti è molto più forte rispetto a quello dei visitatori: un clamoroso +8,11%, per un totale di 76 milioni di euro sempre nei primi otto mesi dell’anno. Questo vuol dire che è sceso il numero degli ingressi gratis (Salvia, CdS).