Elisabetta Rosaspina, Corriere della Sera 22/10/2013, 22 ottobre 2013
A Taiz, in Yemen, a 250 chilometri a sud di Sanaa, gli uomini scapoli hanno manifestato contro i padri di famiglia che fanno richieste economiche esose per concedere la mano delle loro figlie: non meno di 2
A Taiz, in Yemen, a 250 chilometri a sud di Sanaa, gli uomini scapoli hanno manifestato contro i padri di famiglia che fanno richieste economiche esose per concedere la mano delle loro figlie: non meno di 2.500 dollari, ma si può arrivare anche a 40.000. I celibi hanno chiesto una riduzione del prezzo che ogni genero deve versare alla famiglia della sposa. Con le loro proteste hanno obbligato gli anziani a concedere le figlie a prezzo calmierato: non più di 200mila rial yemeniti, equivalenti più o meno a mille dollari. Se i padri non si atterranno al patto, gli scapoli minacciano di mollare definitivamente le loro figlie, che vengono considerate zitelle già a 25 anni. Il problema, come ha spiegato il giornale Yemen Times, è che non sono soltanto le richieste dei genitori a pesare sul prezzo della sposa: «Quando si viene a sapere che un ragazzo sta per presentarsi per chiedere la mano di una fanciulla, l’intera famiglia, zia, zie, nonni, compila la lista dei suoi desideri». Queste pretese talvolta hanno provocato conseguenze drammatiche: alcuni uomini, esasperati da richieste troppo elevate, hanno sfigurato con l’acido le ragazze così da abbassarne il prezzo.