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 2013  novembre 01 Venerdì calendario

IL CATASTO COLPISCE A ROMA


Aumentano le rendite catastali per 175 mila immobili in zone di pregio a Roma. L’Agenzia delle Entrate ha infatti riscontrato «una significativa differenza tra il valore di mercato e quello catastale, con un incremento complessivo di oltre 123 milioni di euro di rendita catastale». La verifica era partita nel 2011: l’articolo 1, comma 335 della Finanziaria 2005 prevede la possibilità per i sindaci di chiedere all’Agenzia delle Entrate la revisione parziale del classamento. Così ha fatto anche Roma Capitale. Nelle grandi città è infatti frequente che alcune zone popolari nel tempo siano diventate centrali o trendy, con prezzi lievitati di conseguenza, a differenza dei valori catastali, rimasti al palo. La revisione ora conclusa ha riguardato Centro Storico, Aventino, Trastevere, Borgo, Prati, Flaminio 1, XX Settembre, Monti, San Saba, Testaccio, Gianicolo, Delle Vittorie-Trionfale, Flaminio 2, Parioli, Salario Trieste, Esquilino e Ville dell’Appia, insomma il mattone capitolino di alta gamma, ma senza trascurare i quartieri alla moda. Le zone sono state sottoposte a revisione perché risultate anomale, cioè con un rapporto tra i valori medi di mercato e quelli medi catastali che si discosta di almeno il 35% rispetto all’analogo rapporto riferito all’insieme delle microzone comunali. In totale gli immobili esaminati sono stati più di 224 mila (il 9,5% del totale), di cui circa 35 mila nel centro storico, 31 mila ai Parioli, 27 mila nel quartiere Trionfale, 23 mila a Prati, Una delle conseguenze più evidenti della revisione è la sostanziale scomparsa di alcune categorie non più attuali, tipo quella ultrapopolare (A/5), e la forte riduzione delle abitazioni di tipo popolare (A/4) ed economico (A/3), che erano ancora presenti in diverse zone del centro. Nei prossimi giorni i cittadini interessati riceveranno le notifiche degli avvisi di accertamento catastale, opportunamente motivati, e potranno quindi conoscere l’aggiornamento di categoria, classe e rendita dei propri immobili. Al fine di assicurare adeguata assistenza ai cittadini gli avvisi saranno inviati in 7 step da ora a fine anno.

Milano aveva attivato il processo nel 2007, ma solo per quattro microzone cittadine su un totale di 55 (Quadrilatero, Duomo, Brera, Sant’Ambrogio, corso Venezia-Monforte-Majno, corso Sempione-vie Monti e Pagano), con variazione della rendita per quasi 30 mila unità immobiliari. L’aumento è stato anche del 50% per alcune, con valori compresi tra 500 e 2.500 euro per unità rispetto al valore iniziale.