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 2013  novembre 01 Venerdì calendario

IL FRATELLO UGO: «QUELLA SIEPE? NON PROTEGGE ME MA MIA SORELLA»


«Anni fa è stata costruita una staccionata. In un secondo momento, invece, è stata installata la siepe. Questa è stata una decisione presa dal Dipartimento di pubblica sicurezza per proteggere mia sorella, non è stata una nostra scelta». È Ugo Boldrini, fratello della presidente della Camera dei deputati, a sostenere che i lavori intorno all’abitazione di famiglia che si trova a Mergo, in provincia di Ancona, dove abita lui e non la sorella (che qui ci trascorre qualche giorno l’estate) sono stati voluti dal Viminale per garantire la sicurezza della sorella. «Già c’era una struttura in legno, poi è stata montata quella siepe sintetica sul perimetro dove già era preesistente una recinzione». Parlare con Ugo Boldrini è complicato a causa della linea disturbata. Quando riusciamo a contattarlo precisa che tutti i lavori sono «stati autorizzati sia dalla Provincia di Ancona sia dal Comune».

Per ora, dunque, l’unica certezza è che a pagare il vivaio «Natura garden» che ha installato la siepe intorno alla casa del fratello (e non della Presidente della Camera) sarà il Viminale. O almeno così dovrebbe essere posto che l’azienda di giardinaggio non ha ancora ricevuto un centesimo (deve ricevere 4.360 euro) per il montaggio del materiale. I lavori sono stati effettuati ad agosto per garantire la sicurezza della presidente, che, però, in base a quanto spiegano anche i cittadini di Mergo, nell’abitazione non si vede mai. O quasi. Quando l’hanno vista a Mergo - raccontano i vicini - è come se un intero paese fosse al «servizio» dell’inquilina di Montecitorio. Questo perché, sul posto, oltre alle guardie del corpo della terza carica dello Stato, vengono messi in allerta anche i vigili urbani del paese, che sono avverititi alcuni giorni prima dell’arrivo di Laura Boldrini, per poter anche loro, se ci fosse necessità, intervenire per aumentare la sicurezza intorno all’abitazione e per evitare, inoltre, possibili problemi di viabilità: l’abitazione Boldrini si trova in cima a una collina, ci si arriva percorrendo quattro chilometri di curve e si trova oltre il centro del paese, dove sono decisamente poche le vetture e i mezzi a due ruote che le percorrono.

«Tre-quattro uomini della scorta dormono nel residence Colle delle Stelle proprio vicino all’abitazione del fratello della Boldrini - ci spiegano sempre i cittadini - e lì i prezzi delle stanze non costano poco. Quando il presidente arriva a Mergo non è seguita soltanto dalla scorta, ma ci sono anche vetture delle forze dell’ordine, che spesso stanziano proprio davanti alla villa. Insomma, quasi tutte le divise della zona sono a sua disposizione». L’ultima volta che la terza carica dello Stato si è recata nell’abitazione a Mergo è stata la scorsa estate, in agosto, dove è rimasta pochi giorni. Da mesi, dunque, la parlamentare non metterebbe più piede nella casa dove abita il fratello Ugo e protetta dalla recinzione e dalla siepe sintetica che impedisce di guardare all’interno del parco che circonda la villa su due piani.

A pochi metri dalla sua abitazione, infine, c’è una rotatoria, che è stata costruita recentemente. E anche su questi lavori i cittadini sono spaccati in due, favorevoli e contrari. Per quale motivo? In pochi sostengono che ha migliorato la viabilità del paese e ha reso più sicura la strada «dove avvenivano molti incidenti» . La maggioranza è invece convinta che la «rotatoria Boldrini» sia stata creata per evitare che automobili e moto percorressero la strada che inizialmente passava proprio davanti alla casa del fratello Ugo. «Non sappiamo nulla di quei lavori stradali - sostiene il Comune di Mergo - erano di competenza della Provincia, la nostra amministrazione non è stata interpellata per effettuare quelle modifiche alla viabilità. La strada è patrimonio provinciale e gli atti sono stati portati avanti solamente dalla Provincia. Non sappiamo nulla». Nessuno vede, nessuno sente. E come le tre scimmiette, nessuno parla.