Francesco Velluzzi, La Gazzetta dello Sport 3/11/2013, 3 novembre 2013
LETTA, IL PRIMO TIFOSO: «CANTU, IO CI SONO»
Certi amori non finiscono. Quello di Enrico Letta, oggi presidente del Consiglio, per il basket continua. Con una mossa a sorpresa: «Sarà un contributo simbolico, da tifoso quale sono. Marzorati era il mio idolo, insieme ad Antonello Riva. Ricordo la delusione quando Riva abbandonò e andò a Milano.- Mentre il Pierlo è sempre stato fedele». E’ stato proprio il Pierlo (oggi presidente del Coni lombardo), in nome di un’amicizia radicata nel tempo, a convincerlo a partecipare all’azionariato popolare per salvare la pallacanestro Cantù. Letta dovrebbe avere la tessera numero 130 e domani dovrebbe sottoscrivere il proprio impegno. Un supporter di prestigio, un nome eccellente da spendere per non morire. Perché finora, in soli venti giorni, sono stati raccolti 71 mila euro dai 129 azionisti. Occorrono due milioni, quindi un’impennata forte. Ma i primi riscontri sono confortanti.
Letta cestista Con il grande aiuto morale del Premier che è sempre stato malato di basket. A VeDrò, il pensatoio ideologico di cui era il principale ispiratore, dopo i lavori ha sempre organizzato, oltre alla partita di calcio, quella di basket. Calcio e pallacanestro, i suoi amori, assieme al Subbuteo. Perché Letta è un nostalgico, romantico attaccato a tutte quelle passioni di una volta, come la musica dei cantautori italiani. «A basket ho giocato da ragazzo nel Cus Pisa. Erano gli anni Ottanta». Formidabili per lui quegli anni a cui è legatissimo. «Tifavo Milan e Rivera e giocavo a pallacanestro con gli occhiali (il Premier è miope, ndr). Per questo ho sempre avuto un debole per i Los Angeles Lakers e Kurt Rambis. Pure lui giocava con gli occhialoni ed era il mio preferito. In Italia si accese la passione per Cantù. A quei tempi vinceva tanto e io mi legai a Marzorati. Rappresentava quel che era Gianni Rivera nel calcio. Anche quando mi sono stabilito per lavoro a Roma ho continuato a seguire il basket e in particolare Cantù. Sono andato più volte a vedere le partite di Roma. E nonostante abbia sviluppato una grande amicizia con Mauro Berruto, ct del volley, gli ho sempre detto che preferisco la pallacanestro. Obama a Washington mi ha regalato il pallone dei Chicago Bulls con le firme dei giocatori». A questo punto si può ipotizzare un uno contro uno. Anche Letta (alto 1,88), come dimostrò in un convegno a Vasto, in cui venne intervistato da Dario Vergassola ci sa fare. Il comico gli diede un pallone e lui segnò al primo colpo mostrando una discreta tecnica.
Marzorati Naturalmente felice dell’operazione è Pierluigi Marzorati che tra giovedì e venerdì si è sentito due volte col presidente del Consiglio che gli ha chiesto di invitarlo a Cantù: «Ringrazio il presidente del Consiglio, Enrico Letta, per la sensibilità dimostrata verso il mondo dello sport e in particolare per il destino della Pallacanestro Cantù, per aver colto questo grido di dolore e di aiuto. L’impegno del Premier è molto importante, e credo che l’iniziativa dell’azionariato popolare rappresenti una strada innovativa per il futuro delle società di basket e più in generale per tutti i club. Aprirà un nuovo modo di vedere lo sport». Poi si è rivolto anche ai tifosi canturini: «Dobbiamo meritarci la fiducia che ci ha dato il Premier: ai canturini dico di fare la propria parte e fino in fondo il proprio dovere».
(ha collaborato Mario Pagliara)
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BOX -
Sposato con la giornalista Gianna Fregonara, ha 3 figli, Ha militato nella Dc, nella Margherita, dal 2007 nel Pd.
Nel ‘98 è stato nominato alla guida del dicastero delle Politiche comunitarie del governo D’Alema, diventando a 32 anni il più giovane, fino ad allora, ministro della storia della Repubblica. E’ stato ministro dell’Industria 2 volte e sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il 24 aprile il presidente della Repubblica Napolitano gli ha conferito l’incarico per formare il governo con Pd, Pdl e Scelta Civica.
Letta ha giocato a basket fino ai 20 anni. E’ tifoso del Milan (idoli Rivera e Kakà) e del Pisa. Nel basket di Cantù. Ama il Subbuteo, i suoi figli giocano a calcio.