Loretta Napoleoni, Il Venerdì 1/11/2013, 1 novembre 2013
IL VERO AFFARE DELLA COREA E IL TURISMO DELLA BELLEZZA
L’economia della Corea del Sud sta subendo un lifting. Adesso che la delocalizzazione ha colpito anche questa vecchia fucina asiatica, il governo ha iniziato a guardare con occhi benevoli a nuove industrie, come quella del turismo della bellezza. Nel 2012 la Chirurgia plastica coreana ha infatti fruttato ben 453 milioni di dollari.
Ormai conosciuta in tutta l’Asia, quest’industria attira i pazienti stranieri il cui numero è quintuplicato dal 2009. A contribuire a questo record sono i prezzi accessibili il costo medio di un intervento, incluso volo aereo e degenza, è di 14 mila dollari ma anche il lavoro delle istituzioni che garantiscono ai turisti della bellezza un trattamento di prima classe, a partire dal controllo delle agenzie di viaggio che lavorano in tandem con alberghi, cliniche e chirurghi. L’obiettivo è di far crescere il settore per produrre nei prossimi quattro anni 20 mila nuovi posti di lavoro. Per ora sembra un traguardo raggiungibile. Secondo il ministero della Sanità, nel 2011 gli stranieri che hanno scelto una clinica coreana per rifarsi il naso o il seno o per un lifting sono stati 15.428 e il numero degli interventi di chirurgia plastica ha superato di gran lunga il mezzo milione, 649.938 per la precisione. L’industria della bellezza è infatti anche molto popolare in patria. Nel 2011 un’indagine del comune di Seul ha messo a nudo la vanità dei suoi cittadini, il 32 per cento ha dichiarato di essere disposto a farsi operare per migliorare il proprio aspetto, o meglio per renderlo più occidentale. Ai coreani infatti piace il look occidentale mentre i turisti asiatici si ispirano ai volti celebri coreani, ritoccati dalla mano del chirurgo per apparire meno orientali. Si sa, de gustibus...