Panorama 31/10/2013, 31 ottobre 2013
IL PARERE DI ILAN BERMAN
«Tra pochi anni l’esercito russo sarà per metà musulmano» ha scritto il «Washington Times». Secondo il quotidiano americano, è in atto una «rivoluzione demografica che sta per cambiare i caratteri fondamentali del paese. Quando si parla di Islam in Europa, di solito si tende a riferirsi alla Gran Bretagna o alla Svezia. Invece il paese con la comunità islamica più grande è la Russia e bisogna seguirla con attenzione, perché le violenze contro gli immigrati non potranno che aumentare». La rivista americana Forbes ha criticato i dati alla base dell’analisi del Washington Times. «E difficile credere al livello di fertilità dei musulmani citato» ha scritto Forbes, che ha però ammesso la tendenza: «L’etnia principale in Russia andrà incontro al declino, come accade in molti paesi europei».
La tendenza è chiara: la minoranza musulmana è destinata ad arrivare almeno alla parità con l’etnia slava. La reazione del paese sarà paradossale. Più la Russia diventerà multietnica, maggiore sarà l’omologazione ai livelli decisionali. L’esercito ne è un esempio: vengono arruolati sempre più musulmani, ma quelli che riescono ad arrivare a un posto di comando sono pochissimi. È il frutto di una scelta precisa: l’esercito ritiene di essere il guardiano del carattere slavo della Russia e farà di tutto per restare «puro».
Ilan Berman è il vicepresidente dell’American Foreign Policy Council, autore di Implosione: “La fine della Russia”.