Franco Bechis, Libero 31/10/2013, 31 ottobre 2013
L’EREDITÀ DI RENZI A FIRENZE: 10.200 ROTOLI DI CARTA IGIENICA
Non che l’avessero visto molto in questi ultimi mesi. Ora però i fiorentini dovranno rassegnarsi a vedere sparire il loro sindaco Matteo Renzi. Dopo la Leopolda incombe ormai la campagna per le primarie, ed è sempre più evidente che il partito che si appresta a conquistare - il Pd - non consentirà al suo segretario di raddoppiare le cariche ricandidandosi alla guida di Firenze. Renzi dunque è al passo di addio con la città che direttamente o indirettamente amministra ormai da un decennio prima come presidente della provincia, poi come sindaco. Lascerà ai suoi concittadini molti ricordi - per qualcuno piacevoli, per altri come capita assai meno - e anche qualcosa di molto sostanziale. Porta la data del 24 ottobre scorso, e potrebbe essere uno degli ultimi atti del leader della Leopolda come sindaco: una fornitura di 10.200 «rotoloni di carta igienica jumbo maxi ». Non per tutti i fiorentini: solo per chi dimora durante il giorno negli uffici comunali: sindaco, assessori, dirigenti, dipendenti di ogni giorno e grado. A tutti Renzi ha voluto lasciare un simbolo di uno dei suoi slogan principali: «fare pulizia». E da buon amministratore ha cercato di realizzare l’operazione “pulizia” al minore costo pubblico possibile. Ha fatto una regolare gara, e in tre hanno avuto l’ambizione di partecipare a quell’operazione pulizia. Per i rotoloni di carta igienica jumbo si sono presentati davanti al comune di Firenze tre ditte: la Rollprogress, la Toscana service e la Mesticheria Ferramenta Vignolini Carlo &c. La Rollprogress aveva il nome più affascinante, adattissimo alla campagna per le primarie di Renzi. Purtroppo però era l’azienda più cara: «Ha offerto un prodotto da Kg 1,2 a 1,76 euro a rotolo (1,46 euro al Kg)». La ditta Toscana service ha fatto un piccolo sconto su quel prezzo, offrendo «un prodotto da Kg.1 ad euro 1,33 a rotolo (e quindi a 1,33 euro al chilo)». Alla fine proprio il fornitore locale è riuscito a fare l’offerta più bassa di tutti. La ditta “Mesticheria Ferramenta Vignolini Carlo & c” ha offerto «un prodotto da Kg 1,2 ad 1,38 euro a rotolo (1,15 euro al chilo)». Una volta aperte le buste si sono riuniti il responsabile del magazzino Economato inventari, Maio Gennaro, il responsabile Economato e Inventari, Gianfrancesco Pergolizzi e l’istruttore direttivo amministrativo, Stefania Secciani, che hanno deciso di impalmare la mesticheria fiorentina notando non solo il prezzo basso, ma aggiungendo che «dall’esame del prodotto si rileva che il rotolo è di buona qualità e presenta il pretaglio importante ai fini di un migliore utilizzo». Quindi non solo la carta igienica che Renzi lascia in eredità ai dipendenti comunali sarà la meno cara possibile, ma avrà pure una certa morbidezza e soprattutto si staccherà con facilità in piccole dosi, anche per non farne abuso.
Naturalmente dopo avere usato il prodotto con la massima soddisfazione possibile, è buona norma igienica sciacquarsi le mani. E se possibile poi asciugarsele, senza perdere troppo tempo con gli asciugatori a fon (altrimenti la produttività del comune va a farsi benedire). Nessun problema: Renzi ha pensato a tutto. Anche a questo. Ha addirittura fatto due bandi di gara: il primo per la fornitura di «rotoloni industriali carta asciugamani da 800 strappi, di 3 Kg», il secondo per la fornitura di salviette asciugamani piegate a Z in ovatta riciclata». Per ognuna delle due gare si sono presentate tre ditte, compresa la mesticheria che fornirà ai travet fiorentini la carta igienica. Entrambe le gare sono state vinte dalla Damaz, che così fornirà rotolini da 3 kg a 2,97 euro a rotolo (0,99 euro al chilo) e pure le salviette ovattate al prezzo di 0,003 euro a pezzo. La spesa totale per l’operazione pulizia a Firenze è tutto sommato contenuta: 43.551,73 euro, che verranno divisi così: 17.172 euro per la carta igienica jumbo, 16.222 euro per i rotoloni di asciugamani e 5.400 euro per le salviette da mettere negli appositi dosatori. Per tutte le ditte concorrenti e soprattutto per quelle vincitrici è stata verificata la regolarità contributiva, e anche l’impossibilità di utilizzare le forniture di Stato della Consip come da anni chiedono le leggi di stabilità: non ci sono rotoli di carta igienica statali nei magazzini del Tesoro. Operazione pulita in ogni suo aspetto…