Filippo Facci, Libero 31/10/2013, 31 ottobre 2013
PROVENZANO DOCET
Gli Usa spiavano tutto il pianeta tranne i premier del Gruppo Echelon (Inghilterra, Canada, Australia, Nuova Zelanda) e però spiavano gli amici di Israele e soprattutto i leader europei, ma Obama non lo sapeva,però Obamasapeva che gli europei spiavano gli Usa, mentre i Russi regalavano chiavette-spia ai capi del G20 e, noti libertari, accoglievano Edward Snowen che è scappato coi segreti del Pentagono ma non ha svelato nessuna violazione dei russi - tu guarda - e neppure dei cinesi, i quali in compenso spiarono Bush quandò andò a Pechino. Apprendiamo, per il resto, che tre soli leader sono rimasti al sicuro: il premier indiano Manmohan Singh, 81 anni, che non possiede telefonini né indirizzi email e non sa neanche che cosa siano; 2) Bernardo Provenzano coi suoi pizzini, sinché è durata; 3) il premier italiano Enrico Letta, le cui comunicazioni viaggiano su «reti protette». Ci crediamo tutti, e ci sentiamo tutti meglio, al punto da dimenticare che il nostro programma di radiocomunicazioni sicure per le forze di polizia («Tetra») è stato interrotto per mancanza di fondi, e dimenticare, pure, che l’intelligence statunitense ha detto che a fornirle informazioni sugli italiani sono stati direttamente i servizi segreti italiani. Ci sentiamo tutti meglio e, come ha confermato di recente anche Stewart Baker, ex general counsel dei servizi segreti Usa, ci accontentiamo di essere la nazione più intercettata del mondo dalla magistratura.