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 2013  ottobre 31 Giovedì calendario

A LEZIONE DA SIFFREDI «QUANDO SESSO È GIOCO»


Rocco Siffredi arriva in esclusiva su Cielo (DTT canale 26, Sky canale 126 e TivùSat canale 19) nel ruolo del tutto inedito di "guru" della vita di coppia. Dal 5 novembre, ogni martedì alle 23, il celebre regista, produttore e attore hard italiano sarà protagonista assoluto di «Ci pensa Rocco», nuova produzione originale del canale in chiaro di Sky. Con un tono leggero e una buona dose di ironia, Rocco avrà il compito di risvegliare l’intesa e la complicità delle coppie, svelando i trucchi per giocare e divertirsi di nuovo insieme. Alla base del "raffreddamento" del rapporto, stando al sondaggio che Cielo ha commissionato ad ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione), ci sono stress e routine quotidiana. Secondo questa ricerca, più della metà degli intervistati ammette di aver attraversato un momento di forte tensione con il proprio partner e il 16% non è riuscito a superarlo. Poco meno della metà ha vissuto periodi di calo del desiderio che, pur rappresentando un problema spesso taciuto e irrisolto, raramente è la causa scatenante della fine di un rapporto. Il peggior nemico della coppia è la noia (25%), seguita dallo stress sul lavoro (15%) e dalle preoccupazioni economiche (15%). I soggetti più esposti al calo del desiderio sono quelli tra i 45 e 64 anni (59%), con una relazione stabile di convivenza (57%), con 2 o più figli (57%) e concentrati nel Nord Est del Paese (60%).
Siffredi, come pensa di risolvere l’incomunicabilità della coppia?
«Con molta sincerità. Vado nelle case delle coppie che hanno qualche problemino: tutto è vero e non c’è nulla di artefatto, è questa l’unica condizione che ho dettato. Ancora adesso accettiamo richieste di coppie che si vogliono proporre. In genere, nel sud, gli uomini sono più diffidenti e non mi vogliono in casa, mentre nel nord, capita, a volte, che mi chiedano se poi la serata può evolvere in modo sessualmente più esplicito».
Di quali difetti si lamentano l’uno dell’altra?
«Le lamentele sono quasi sempre le stesse. C’è troppa routine; lui è egoista; a lei manca la femminilità e l’autostima; non ci sono più preliminari e il sesso viene consumato con troppa fretta. La frequenza non supera le due volte al mese, se va bene. Spesso, si dà colpa di tutto ciò ai figli. Ma c’è anche il caso dell’uomo che, dopo aver perso il lavoro, non riesce più a fare sesso, nemmeno quando poi trova un’altra occupazione. Qui, in Italia, sulla sessualità della coppia influisce molto anche la crisi».
Quali sono i suoi consigli per migliorare il ménage?
«Quando scende la passione ci vuole allegria ed è quella che cerco di portare nelle case delle coppie, almeno per una settimana. Per farli divertire ci sono vere e proprie strategie ideate anche dagli autori, che sono persone competenti e scrivono delle tracce. Si fa il "karaoko", dove si canta e si fa sesso; poi, c’è lo "strip running": ci si spoglia in mezzo alla gente con baci compulsivi e con massimo 20 minuti di pausa; e il kamafitness, con le posizioni classiche del kamasutra. Sono tutte strategie da usare secondo il problema di chi vuole trasgredire, giocare e sedurre, senza perdere l’allenamento. Regola n. 1 è sorprendere il partner: basta con i fiori per il compleanno e basta con i pigiamoni a letto per lei. Così, la moglie può ricevere il marito a casa con una telecamera e il marito può invitarla ad un appuntamento al buio. Alla fine della puntata, si muove sempre qualcosa, mi ringraziano e si confrontano».
Secondo alcuni psicologi, il tradimento può restituire vitalità alla coppia, lei ci crede?
«Credo più nella trasgressione da fare insieme, nella complicità, magari frequentando scambisti, guardarli, ispirarsi ai loro giochi. Per quanto mi riguarda, non concepisco la monogamia: sono sposato da 20 anni con una donna intelligente e sentimentale che è un po’ il mio opposto e per questo ci attraiamo. Per me, la monogamia è l’anti-Cristo della sessualità, è contro natura; nello stesso tempo, la famiglia è stata per me la salvezza, ma anche la mia libertà è fondamentale».
Che idea si è fatto degli uomini e delle donne italiane?
«In coppia fingono spesso: lui fa il prete, lei la santa, ma poi basta girare l’angolo e quelle stesse persone le vedi trasformarsi. La loro è però una trasgressione che deriva dalla frustrazione e non dalla voglia di giocare. In Italia, una donna, prima di concedersi la devi frequentare almeno 3 o 4 volte e se una compagna fa qualcosa di estremo dice: "amore lo faccio solo per te". C’è, di fondo, una restrizione psicologica e culturale. Così, gli uomini, alla fine, vanno con le prostitute, o ancora di più con i trans, perché deviano dalla solita immagine femminile. Non a caso, i trans sono più ricercati nei Paesi cattolici, dove le coppie fingono, persino nell’orgasmo, che tutto tra loro va bene. L’idea di questo programma di Sky, con un taglio soft, è di sicuro uno spunto per il confronto uomo-donna. Accettare questa trasmissione ha fatto bene anche a me: ho sorpreso persino mia moglie».
Dina D’Isa