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 2013  ottobre 31 Giovedì calendario

TUTTI GLI UOMINI DI MATTEO


ItaliaOggi continua la pubblicazione della mappa degli uomnini che sono al fianco di Matteo Renzi, la prima parte è stata pubblicata ieri

Manzione Antonella: 49anni, irpina, è stata la prima donna a comandare i vigili urbani di Firenze dopo un lunga carriera nelle municipali di altre città. Sorella di Domenico, sottosegretario agli interni (vedi).

Manzione Domenico: nato a Forino (Av) nel 1955, è sottosegretario agli Interni ma viene dalla magistratura essendo stato sostituto procuratore a Monza, Lucca e procuratore ad Alba (Cn). Renziano di lunga data.

Marcucci Andrea: lucchese di Barga, 48 anni, figlio dell’industriale farmaceutico Guelfo e fratello di Marialina, la vicepresidente Ds della Regione nonché fondatrice di Videomusic. Andrea fu eletto alla Camera giovanissimo col Partito liberale italiano nel 1992. Dopo un abbandono della politica è tornato con a Margherita. Sottosegretario alla cultura con Mario Monti, oggi è senatore. Renziano storico, ha introdotto il sindaco alla famiglia Kennedy, cui i Marcucci sono legati da sempre.

Nannicini Tommaso: di Montevarchi (Arezzo), 40 anni, è associato di econometria alla Bocconi. Scrive su laVoce.info, Linkiesta e il refrani renziano sulle «pensioni d’oro» viene da molte sua analisi pubbliche e consigli privati. Figlio di un dirigente socialista, è entrato nel Pd nell’area riformista di Morando e Michele Salvati. Secondo i bene informati sembra non gradisca troppo le idee di Gutgeld (vedi). All’ultima Leopolda non c’era ma solo perché influenzato.

Nardella Dario: campano trapiantato a Firenze, classe 1975, già consigliere comunale Ds e vice di Renzi, è stato uno dei primi dell’area sinistra del Pd a legarsi al Rottamatore, mettendolo al riparo dalla critiche che lo bollavano come un «neodc». Nardella, violinista diplomato, secondo alcuni potrebbe essere il nuovo sindaco di Firenze, dal 2014.

Nesi Andrea: 49 anni, già industriale tessile, romanziere di grido, Nesi è stato assessore alla cultura piddino alla provincia di Prato, la sua città. Leopoldino d’antan, l’hanno scorso s’è fatto convincere da Luca Cordero di Montezemolo a candidarsi in Scelta civica, in cui è stato eletto alla Camera. All’ultima Leopolda però non è mancato, sollevando qualche perplessità fra i montiani. Deluso dall’abbandono di Monti, potrebbe presto passare alla pattuglia renziana.

Nicodemo Francesco: 35 anni, napoletano, comunicatore e blogger di grido sul sito de L’Espresso con PanicoDemocratico e molto seguito su Twitter, Nicodemo è di quelli della primissima Leopolda.

Pacciani Cosimo: di Sesto Fiorentino, 42 anni, lavora a Londra da una quindicina di anni, dove è dirigente della Royal Bank of Scotland. Compagno di liceo di Renzi al Dante di Firenze, Pacciani è fra gli esperti che il sindaco riunì nel settembre 2011. Blogger brillante ed inesauribile ha scritto La politica accidentale, un libretto di esaltazione della responsabilità civica personale che è un must dei giovani renziani. Ha animato il comitato londinese per il Rottamatore durante le ultime primarie e, se lo convinceranno, potrebbe essere candidato nelle circoscrizione Estero alle prossime politiche.

Paganelli Lino: nato nel 1960 a Lamporecchio (Pt), giovane comunista e poi funzionario del Pds, dei Ds e quindi del Pd, è da anni il responsabile delle Feste democratiche italiane. Nelle scorse primarie fu il primo dirigente di alto livello al Nazareno a scegliere Renzi.

Paita Raffaella: spezzina, 39 anni, carriera Ds doc, dalla Sinistra giovanile alla Provincia al Comune, quindi assessore alle Infrastrutture in Regione Liguria. Riformista morandiana, oltre 9mila voti alle ultime regionali, Paita ha aveva dato un sostegno critico a Bersani nelle scorse primarie ma, dopo il voto di febbraio, ha scelto subito il Rottamatore.

Parrini Dario: quarantenne, già sindaco di Vinci (Fi), Parrini è in parlamento da febbraio ma Renzi lo vorrebbe a capo del nevralgico Pd toscano

Peradotto Mattia: 23 anni, romagnolo, ingegnere gestionale al Politecnico di Milano, è il fondatore dei Future Dem, associazioni di giovani molto vicini a Renzi e attivissimi in rete e non solo, fino ad organizzare una scuola politica l’estate scorsa. Il suo discorso alla Leopolda 2013 è stato uno dei più vibranti.

Petrini Carlin: nato a Bra (Cunueo) nel 1949, è il guru di Slow Food, l’associazione enogastronomica nata dall’Arci e poi diventata un sistema editorial-fieristico e persino un’università a Pollenzo (Cn). Renziano della prima ora, assieme all’altro cuneese e industriale enogastronomo Farinetti (vedi).

Realacci Ermete: da Sora (Frosinone), fondatore di Legambiente e poi della Margherita, è amico di Renzi di lunghissima data. La sua fondazione Symbola ha svolto i primi convegni a Firenze, in collaborazione con la giusta provinciale targata Renzi. Deputato uscente, è uno dei pochi legambientalisti salvati dal pugno di ferro di Bersani che non aveva voluto ricandidare Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

Reggi Roberto: piacentino, classe 1960, sindaco per dieci anni della sua città, già proconsole di Enrico Letta, Reggi ha guidato la campagna delle primarie 2012, scontrandosi duramente con gli ex-Ds, che non gli perdonavano anche l’aver battutto, col suo candidato, quello ufficiale del Pd per le comunali cittadine (voluto dai piacentini Bersani e Maurizio Migliavacca, braccio destro del segretario). Per il niet dei bersaniani e rimasto fuori dal parlamento, tornando a fare l’ingegnere in una società energetica. Dato per rottamato da Renzi, era invece, baldanzosamente sul palco dell’ultima Leopolda.

Regini Paolo: 55 empolese, sindaco diessino di Castelfiorentino (Fi)e poi presidente di Publiambiente, la supermunicipalizzata del territorio, e della banca di credito cooperativo di Cambiano, la più antica d’Italia. Nel maggio del 2011 ha sposato in seconde nozze Laura Cantini (vedi), suo successore in municipio, cursus politico identico. Entrambi nel 2012 si schierarono a sorpresa col sindaco fiorentino, causando un vero terremoto, in quella che era stata una delle federazioni comuniste più influenti della Toscana. La Bcc di Cambiano è stata la banca d’appoggio per la raccolta fondi nelle primarie scorse.

Renzi Tiziano: 61 anni da Rignano sull’Arno (Fi), padre del Rottamatore, è quello che gli ha inoculato la passione per lo scoutismo e per la politica, essendo appassionato consigliere dc del suo comune. Frequente bersaglio di leggende diffamatorie, diffuse online, che lo vogliono massone: un affronto per un cattolico praticante come lui. E’ lui ad aver messo in piedi la Chil, azienda di distribuzione di giornali e prodotti editoriali collaterali (il famoso Bingo), in cui il sindaco collaborò sin da studente.

Ricca Davide: torinese, 41 anni, imprenditore nel settore della formazione e giovanissimo consigliere provinciale prodiano a fine anni ’90. Con alcuni renziani lanciò, nel giugno di un anno fa, un’iniziativa dal basso, che aggregò sotto la Mole centinaia di persone. A lui e ai suoi amici si deve Ateniesi.it, portale divenuto riferimento, in tutta Italia, di tanti comitati renziani.

Ricci Matteo: pesarese, classe 1974, è il giovane presidente della Provincia. Bersaniano ortodosso, è fra quelli che lasciarono il leader di Bettola (Pc), subito dopo il k.o. piddino di febbraio, scegliendo Renzi.

Richetti Matteo: modenese, 39enne, cattolico, già presidente del consiglio regionale emiliano, leopoldino della prima ora, è alla Camera. Secondo alcuni, non avrebbe gradito l’ingresso di ex-bersaniani, specialmente emiliani, come Bonaccini (vedi). Renzi lo sfotte chiamandolo «mister Parlamento» per la sua avvenenza.

Rossa Maria Rita: alessandrina, 47 anni, docente di Latino nei licei, è sindaco della sua città. Figlia di un dirigente socialista, s’è avvicinata al suo omologo fiorentino con l’assemblea degli amministratori del giugno 2012.

Rughetti Angelo: di Rieti, dove è nato nel 1967, vanta una carriera da dirigente nell’Associazione nazionale comuni d’Italia-Anci, fino a diventarne segretario. Qui lo ha scovato Renzi e voluto in parlamento. E’ l’esperto di enti locali di riferimento.

Saccardi Stefania: fiorentina della provincia (Campi Bisenzio, 1960), giovane consigliera Dc, è una delle donne più stimate da Renzi, che l’aveva voluta al difficile assessorato delle Politiche sociali e poi, quando Nardella (vedi) è andato in Parlamento, l’ha fatta sua vice.

Scalfarotto Ivan: pescarese ma cresciuto a Foggia, 48 anni, una carriera alla City di Londra, Scalfarotto è assurto alla notorietà come giovane leader della comunità gay e poi candidandosi alle primarie dell’Unione nel 2005. Vicepresidente del Pd nel 2009, si è schierato prestissimo con Renzi, per il quale, assieme ad altri militanti omosessuali, ha scritto la civil partnership presentata alla Leopolda 2011.

Scavuzzo Anna: nata a Milano nel 1976, fisica, insegnante, scout, la Scavuzzo è stato uno dei fenomeni della rivoluzione gentile di Giuliano Pisapia, risultando eletta nella lista del sindaco con una marea di voti. Capogruppo a Palazzo Marino sembrava in procinto di diventare assessore all’Istruzione ma Pisapia le ha preferito una ex-diessino. Renziana dalle primarie 2012.

Serra Davide: genovese ma cresciuto a Milano, 42 anni, bocconiano, carriera in Morgan Stanley, Serra si impose col suo endorsement renziano di un anno fa che provocò, a lui e al Rottamatore, qualche guaio. Lui si prese infatti del «bandito» da Bersani, solo perché il suo fondo Algebris ha, come altri, una sede alle Cayman. Renzi e il suo fido Carrai furono bersagliati per gli affari fra la stessa Algebris e l’Ente Cassa Risparmio. Finanziatore della Fondazione Big Bang con 100mila euro, Serra ha tenuto alla Leopolda 2013 un discorso veemente contro il peso delle pensioni d’oro. E dire che, fino al giorno prima, molti giuravano che fra lui e il Rottamatore l’intesa non ci fosse più.

Valentini Bruno: di Colle Val d’Elsa (Siena), classe 1955, funzionario del Monte dei Paschi, è il sindaco, renzianissimo, che è arrivato in municipio dopo la grande inchiesta sulla grande banca senese.

Variati Achille: vicentino, 60anni, ex-Dc e sindaco arancione della sua città, Variati è stato forse il primo sindaco italiano di un certo peso a schierarsi con Renzi, gettando nello scompiglio i bersaniani veneti, guidati dall’allora primo cittadino di Padova, Flavio Zanonato, ora ministro.

Ventura Sofia: politologa a Bologna, 49 anni, assurta alle cronache come intellettuale della destra finiana, Ventura è da tempo una sostenitrice, talvolta critica, di Renzi. Su Twitter, durante le primarie scorse, i suoi scontri dialettici con i bersaniani, incluso il neorenziano Bonaccini (vedi), erano diventati proverbiali. La sua partecipazione, da relatrice, a un comizio di Renzi a Parma, lo scorso anno, suscitò polemiche durissime.
2- Fine