P. Vu., il Messaggero 31/10/2013, 31 ottobre 2013
A SCUOLA L’INVIDIA DELLE AMICHE «ERANO SEMPRE GRIFFATISSIME»
LA SCUOLA
I compagni di liceo di Lucia e Titti ora sanno ogni cosa. E non sembrano stupirsi più di tanto, perché «quelle due erano un po’ particolari, si presentavano in classe sempre scollacciate». Lucia aveva lasciato il liceo dei salesiani che frequentava insieme a Titti «non veniva più a scuola da un anno - racconta una studentessa - e non so se si era iscritta ad un altro istituto, neanche Titti la vedevamo più, ma loro qui amici non ne avevano». Lucia infatti aveva lasciato la scuola per sempre, Titti invece si era iscritta ad un altro liceo classico.
I GRANDI
Gli studenti parlottano tra loro, stanno in piccoli gruppi fuori dalla scuola, una ragazzina dai capelli lunghi e ricci ricorda bene le due amiche. Dice che Lucia era stata bocciata un anno, e che stava sempre insieme a Titti «non facevano amicizia con noi, frequentavano un giro di grandi. Ne abbiamo visto qualcuno anche qui, fuori dalla scuola, venivano a prenderle con le macchine». «Non le ho conosciute - racconta un’altra liceale - perché sono più piccole di me, loro qui frequentavano il quarto ginnasio, ma questa storia che si prostituivano mi sembra incredibile».
E c’è pure chi crede di avere capito come è successo che due ragazzine come lei siano andate a finire in una garçonniere ai Parioli. «Penso che Titti, che era quella più esuberante, si sia innamorata di qualcuno molto più grande di lei. Di sicuro è caduta in una trappola e Lucia ci è finita dentro pure lei perché si lasciava molto condizionare».
I SOLDI
Delle due amiche i compagni di scuola raccontano pure che avevano sempre i soldi in tasca. «Qualcosa di brutto per la verità noi lo sospettavamo - dice un ragazzino con l’aria da detective - con gli altri compagni ne parlavamo e ci chiedevamo come mai Titti e Lucia non erano mai a secco di soldi. Certo non potevamo immaginare che si facevano pagare dagli uomini, ma che quelli non erano soldi puliti lo abbiamo pensato. Una volta qualcuno ha detto per ridere che rubavano i soldi a casa». E invece era la madre di Lucia che prendeva dalle tasche della figlia i soldi che la ragazzina guadagnava andandosi a prostituire.
I VESTITI
Lucia e Titti a scuola le guardavano tutti e i compagni raccontano «erano sempre vestite all’ultima moda, mica come noi, loro avevano scarpe, borse e vestiti sempre particolari. Roba davvero costosa. allora le invidiavamo anche un poco, ma adesso che sappiamo dove prendevano i soldi ci dispiace per loro. Davvero».
L’ALTRA SCUOLA
Da un anno Lucia aveva smesso di studiare, e Titti, dopo la bocciatura aveva cambiato scuola. Si era iscritta ad un liceo poco lontano, «certo che la conosciamo, lei non è una che passa inosservata. Non è bella, ma si veste in un modo particolare per farsi notare. Forse per questo agli uomini piaceva e lei ha incominciato a uscire con loro».
Titti e Lucia si erano conosciute alle scuole medie, frequentavano un istituto non lontano dal liceo. Anche la preside della scuola media sarà contattata dagli investigatori, che vogliono sapere il più possibile sull’infanzia di queste due ragazzine. Lucia ha detto che sarebbe voluta tornare a scuola, che le mancavano i libri e voleva finirla con la prostituzione. Titti ora si è pentita, di questo che all’inizio le era sembrato un gioco.
P. Vu.