Nadia Ferrigo, La Stampa 31/10/2013, 31 ottobre 2013
IL VIAGGIO DEL 2014? BRASILE O ANTARTIDE
«Lonely Planet», la bibbia dei viaggiatori indipendenti di tutto il mondo, ha pubblicato ieri la classifica delle dieci destinazioni migliori per rendere il 2014 un anno di viaggi indimenticabili. Quali Paesi compaiono nella classifica?
Al primo posto c’è il Brasile, ed è quasi una scelta obbligata: l’anno prossimo ospiterà la Coppa del Mondo di calcio, due anni dopo le Olimpiadi. Sul secondo gradino del podio, invece c’è una sorpresa: l’Antartide, in onore del centenario dell’avventurosa spedizione di Ernest Henry Shackleton, l’esploratore britannico che nel 1914 partecipò alla scoperta del polo Sud. Terzo posto per la Scozia, dove nei prossimi mesi si celebreranno i giochi del Commonwealth. E ancora: Svezia, Malawi, Messico, Seychelles, Belgio, Macedonia e Malesia.
E le città da non perdere?
Dopo un’assenza durata più di dieci anni, Parigi riconquista il primo posto. Subito dopo arriva Trinidad, nel cuore di Cuba, che a gennaio festeggia i cinquecento anni dalla sua fondazione. Al terzo posto Città del Capo, seguita da Riga, Zurigo, Shangai, Vancouver, Chicago, Adelaide e Auckland. La scelta che non ti aspetti è proprio Adelaide, Australia del Sud: pacifica cittadina spesso snobbata, al punto che la stampa locale si è chiesta se «quelli della Lonely Planet» fossero ubriachi quando l’hanno visitata. La risposta? A tema: «Adelaide è pronta per essere stappata».
In base a quali criteri gli esperti della casa editrice australiana hanno scelto le mete da sogno dei prossimi mesi?
Paesi, città e territori vengono valutati a seconda dell’attualità, delle emozioni che evocano e infine in base al «Fattore X», quel sapore indecifrabile che rende un viaggio speciale e indimenticabile.
Premiate per la bellezza della natura e la cultura, ci sono anche le regioni?
Sì, a cominciare da Sikkim, in India, scelta perché «è un esempio di come sarà il futuro del turismo», anche nell’Asia dello sviluppo galoppante ma sempre più inquinata: responsabile, «green», ecosostenibile, «local». Oppure il Kimberley, una delle zone meno popolate al mondo, scavata nelle gole, la terra d’Australia in cui la cultura degli aborigeni lambisce le influenze esotiche dell’Asia.
E l’Italia?
Per veder comparire una meta nostrana bisogna spulciare la classifica dedicata ai viaggi che oltre a far bene agli occhi, non fanno male al portafoglio. Le isole greche, innanzitutto, e c’era da aspettarselo. Quindi il tacco italiano: Puglia, Basilicata e Calabria, premiate per la cucina, semplice, genuina e gustosa, la tranquillità e le sistemazioni, di buon livello e a portata di tutte le tasche. Un’altra menzione per l’Italia arriva tra le destinazioni più adatte alle famiglie: come dicono gli esperti giramondo, gli italiani «amano i bambini». Per chi non s’accontenta del Mediterraneo tocca fare un po’ più di strada: Nicaragua, Bulgaria, Portogallo, isole Fiji («il più abbordabile tra i paradisi»), Messico, regione di Karnataka in India, Filippine ed Etiopia.
Ci sono classifiche speciali?
Se siete amanti dei gatti, Lonely Planet vi consiglia un viaggio al bar per gatti in Giappone, soprattutto il Calico di Tokyo. Se invece volete celebrare i 450 anni dalla nascita di William Sheakespeare, oltre a visitare la sua città natale, Stratford Upon Avon, la guida vi consiglia una capatina a Verona, o a Messina, dove il drammaturgo inglese ambientò «Molto rumore per nulla». Vanno bene anche la Danimarca e la Scozia, terre di tragedie. E perfino il Giappone, perché a Maruyama alcuni architetti hanno ricreato un pezzo dell’Inghilterra elisabettiana.
Se vi siete decisi per il fatidico «sì» proprio nel 2014 e vi annoiano i soliti viaggi di nozze?
I camini delle fate della Cappadocia, in Turchia, fanno per voi. Oppure i colori e i profumi di Marrakech. O, ancora, un tuffo nei Caraibi: «rum, punch, sabbia bianca, onde e paesaggi sbalorditivi».
I giramondo di Lonely Planet hanno pensato anche ai golosi, con una classifica delle meraviglie culinarie ancora da scoprire. Quali?
Gli hot dog di Chicago, così buoni perché fondono le radici della cucina ebrea, europea e mediterranea. I vincisgrassi, ricca variante delle lasagne al forno tipica di Ancona. Oppure il piatto nazionale delle Filippine, l’adobo: carne, cipolla e salsa di soia.
Proviamo a sognare: acque cristalline, spiagge dorate. Dove si va?
A Palau, che non è Sardegna ma Micronesia, cioè Oceania: potete scegliere tra 200 atolli. O Tonga, 170 atolli sparsi nel blu del Pacifico del Sud. Un altro gioiello è São Tomé and Príncipe, il più piccolo - ma imperdibile, pare - Stato africano.