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 2013  novembre 01 Venerdì calendario

ALI «Alonso è come Muhammad Ali: le sue dichiarazioni sono solo giochi mentali» (il padrone della Red Bull Dieter Mateschitz)

ALI «Alonso è come Muhammad Ali: le sue dichiarazioni sono solo giochi mentali» (il padrone della Red Bull Dieter Mateschitz). ORGOGLIO «Volevo che gli uomini neri fossero orgogliosi delle nostre donne. Alcune stelle di colore come Chubby Checker e Sammy Davis Jr. sceglievano donne bianche. Io no. Tutte le mogli che ho avuto sono nere. Volevo dimostrare ai neri che potevano andare fieri di quello che avevano» (Muhammad Ali). ESEMPIO «Mi hanno chiesto di spiegare com’era il Milan quando ci giocavo. Così ho raccontato che quando arrivai c’erano Costacurta e Maldini che davano l’esempio. Nessuno osava andare fuori dalle righe. Loro senza bisogno di urlare, ma con uno sguardo, ti rimettevano a posto. Non giudico lo spogliatoio del Milan di oggi perché dei miei vecchi compagni non c’è più nessuno» (Alessandro Nesta). ENTUSIASMO «Il cuore e l’entusiasmo che mettiamo nello sport e nella vita ci porta ad allenarci con più gioia ed energia, purtroppo nonostante tanti ottimi nuotatori mancano gli impianti. Il nuoto azzurro vive sull’entusiasmo dei risultati di pochi campioni come Federica Pellegrini» (il ranista Fabio Scozzoli). TALENTO «Ognuno di noi nasce con un talento. Noi genitori dobbiamo soltanto aiutare i figli a coltivarlo. Il nostro merito è stato di aver saputo riconoscere il suo e avergli dato una mano» (Cleonilde, mamma dell’attaccante della Fiorentina Giuseppe Rossi). NUVOLE «Vivo tra le nuvole, trasecolo quotidianamente. La prima ad essere incredula sono io. Ho corso la prima maratona olimpica a 35 anni, senza responsabilità e senza milza. A 37 ho vinto l’argento al Mondiale. Domenica a New York rappresenterò l’atletica italiana nella corsa su strada più famosa del mondo. Ne sono fiera, ma significa che c’è speranza per tutti!» (Valeria Straneo). DOMINANTI «Forse nel 2014 qualcuno ci batterà. Ma ogni anno è successo qualcosa, passando da Bridgestone a Pirelli, si pensava che non saremmo stati più dominanti, o che con le regole stabili per due-tre stagioni ci avrebbero ripreso. Invece c’è sempre qualcosa che ci fa andare avanti» (Guillaume Rocquelin, per tutti “Rocky”, da 5 anni ingegnere di pista di Vettel). BROCCHI «In Italia novanta minuti bastano per dividere gli allenatori in fenomeni e brocchi» (Claudio Ranieri).